tag:blogger.com,1999:blog-90468965196955522052024-02-07T18:38:46.404+01:00robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.comBlogger228125tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-25691209781725566972014-12-30T21:31:00.002+01:002014-12-30T21:33:52.944+01:00Il saluto di Roberto <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnhLj1LTKX-UCI6FGpvDTrZ2E_4E6lDvxP_xiCU8nMm8wVEuXYLEZo1cf_egpx7VOjy_XulT6KdS5cg0D6DuDlw91D4iYb-dUDPmVtYE8mqujTfhywRrxBNQkdinqxdtiY1f4so6y16ObH/s1600/L.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnhLj1LTKX-UCI6FGpvDTrZ2E_4E6lDvxP_xiCU8nMm8wVEuXYLEZo1cf_egpx7VOjy_XulT6KdS5cg0D6DuDlw91D4iYb-dUDPmVtYE8mqujTfhywRrxBNQkdinqxdtiY1f4so6y16ObH/s1600/L.jpg" height="215" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">1° novembre 2014, purtroppo Roberto ci ha lasciati! </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Sono sicura che sarebbe stato suo desiderio, prima di partire, di ringraziarvi tutti, per le vostre visite e per essere stato così tanto apprezzato. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Solo ora mi sono resa conto che, non tutti Voi, che lo seguite, siete iscritti su Facebook, dove già dal primo novembre, mio malgrado, ho comunicato la brutta notizia. Non avrei mai voluto scrivere tutto questo e per il momento non ho molte altre cose da dirvi. Posso solo dire che dovrà passare un po di tempo prima che io riesca a caricare dei post di escursioni. Ma prometto che appena ne sarò in grado mi ritroverete su "Escursioni in Appennino ed Altro" Buon anno! anna</div><div style="background: transparent url(https://docs.google.com/file/d/0B9bGyNxvF-9oS3Y1RVFNaDAwY1k/edit?usp=sharing);"></div><div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-26986340054641343122014-05-22T21:37:00.000+02:002014-05-22T21:37:05.064+02:00La Rocca di Vignola e dintorni<div style="background: transparent url(https://docs.google.com/file/d/0B9bGyNxvF-9oS3Y1RVFNaDAwY1k/edit?usp=sharing);">
</div>
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<span style="font-size: large;"><b>Breve video di una gita domenicale fra i castelli delle prime colline modenesi. </b></span></div>
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<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><span style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><a href="http://youtu.be/IWPcGwaDlNI"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrOF26O22fa8EShwhe_QByti75dWOR8zBQ9x6TqSFXsFdDns3B5f01yoE4pzAp-z9OxzeKVZHCbCiYsNQmbXpe2sZi28jjnLXsODz-CUaqa0nIt0w0RxrdsxKbomDZ2pbeuIF0Fo712QEm/s1600/DSC_1156+blogg..jpg" height="265" width="400" /></a></span></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="http://youtu.be/IWPcGwaDlNI">Cliccare sulla foto per avviare il video.</a></td></tr>
</tbody></table>
<div>
<br /></div>
<div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-67139823336096059842014-05-06T21:47:00.001+02:002014-05-06T21:51:40.013+02:00Poppi, uno dei borghi più belli d' Italia<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>Qualche immagine di Poppi, in provincia di Arezzo, un grazioso paese situato a 437 slm da dove domina la piana del Casentino. Fiore all'occhiello del paese è il Castello dei Conti Guidi, uno dei più importanti esempi di architettura medievale. Il tutto è da visitare. Il brano musicale è The Sultans dream di Ayman.</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="http://youtu.be/sifDs8dJbm4"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbilHIBNh7R58OPFceSC5Ys7zxeET_MqNE945Z3qkKfacxLVyHkXyVd6akGfnA-dROIjyeIDLhuTU8JrG0Fb0mli63Z_rCI-LOFXtQyOtopx8CkEqFg3LJSiCdoGc8vm__6JQY9bt36T40/s1600/DSC_1059.jpg" height="265" width="400" /></a></div>
<div style="background: transparent url(https://docs.google.com/file/d/0B9bGyNxvF-9oS3Y1RVFNaDAwY1k/edit?usp=sharing);">
</div>
<div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-2619634743823098382014-05-01T11:19:00.000+02:002014-05-01T11:37:38.734+02:00L' anello del fosso Trebuccio<div align="justify">
Il fosso <span style="background-color: lime;"></span>Trebuccio<span style="background-color: lime;"></span> nasce dalle pendici di <span style="color: #007700;">Monte Sacco</span>, vicino al valico della Busca, è un affluente del fiume Montone, dove vi si getta poco a monte di <a href="http://lh4.ggpht.com/-vPC9SJ0CqCc/U2IN2mSLEvI/AAAAAAAAQSI/zC7DUODJ52I/s1600-h/2-8564.jpg"><img align="left" alt="Castellaccio" border="0" src="http://lh6.ggpht.com/-QnBxleaB5cM/U2IN3RRmsUI/AAAAAAAAQSQ/KQesr6jtnSc/2-856_thumb1.jpg?imgmax=800" height="130" style="background-image: none; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-width: 0px; display: inline; float: left; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" title="Castellaccio" width="82"></a><span style="color: #007700;">Rocca San Casciano</span>. Questa escursione fa parte dei "Percorsi della Margherita", una rete di sentieri che gravita attorno al paese di Rocca San Casciano e che salgono verso i crinali delle valli adiacenti. Per informazioni <a href="http://www.roccasancasciano.com/percorsi-della-margherita/" title="http://www.roccasancasciano.com/percorsi-della-margherita/">http://www.roccasancasciano.com/percorsi-della-margherita/</a>. Si parte da via Marco Polo (sentiero <span style="color: blue;">431a</span>) che rimane verso la fine del paese, sulla destra. Subito dopo la partenza si sfiora il <span style="color: #007700;">Castellaccio</span>, vecchio maniero posto nei tempi antichi a difesa del paese e ora simbolo di Rocca San Casciano. Si continua per la stradina che diventa sterrata. Ad un bivio si tiene la sinistra e costeggiando campi arati e seminati c'è una splendida vista sul crinale opposto della valle. Uno splendido cipresso sorge solitario nel bel mezzo del campo e nei dintorni si possono vedere tracce di lupo. Alle pendici di <span style="color: #007700;">Monte del Sasso</span> si trova un bivio segnalato da un cartello. Si va a sinistra in discesa giungendo alla S.P. che sale verso il crinale tredoziese e che va seguita a destra per un centinaio di metri prima di deviare a sinistra. Si<a href="http://lh4.ggpht.com/-0zyLLjSu51M/U2IN7o_7LBI/AAAAAAAAQSo/4ocm4d6wLcA/s1600-h/21-8774.jpg"><img align="right" alt="21-877" border="0" src="http://lh6.ggpht.com/-JuLxFVMZQOA/U2IN8ZzuQAI/AAAAAAAAQSw/TJpA7qQbpNw/21-877_thumb1.jpg?imgmax=800" height="149" style="background-image: none; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-width: 0px; display: inline; float: right; margin: 3px 0px 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" title="cipresso solitario" width="94"></a> costeggia un campo arrivando ad una <a href="http://lh5.ggpht.com/-DjUebe6qMqE/U2IN5JyeX1I/AAAAAAAAQSY/p-bqCU5WC98/s1600-h/14-8694.jpg"><img align="left" alt="14-869" border="0" src="http://lh5.ggpht.com/-F_9P2as6Rw4/U2IN50h_BFI/AAAAAAAAQSg/YeXhdum7joo/14-869_thumb1.jpg?imgmax=800" height="149" style="background-image: none; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-width: 0px; display: inline; float: left; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" title="impronte di lupo" width="94"></a>strada sterrata che va seguita a destra. La strada rimane a fianco del fosso <span style="color: #007700;">Trebuccio</span> ed è chiamata anche del "<span style="color: #007700;">Fosso di Villa Calabri</span>". Seguendo la sterrata, anche carrabile, si passa di fianco a Ca' <span style="color: #007700;">Pianuzzoletto</span> (bel cipresso con Maestà) e <span style="color: #007700;">Ca' Pianuzzolo</span>, fino a giungere a Ca' Livello, con fontana. Dopo la casa si volta a destra e superato un albero dove c'è una bandierina rossa e una tabella dell'Area addestramento cani "I Valloni", si fanno ancora ancora un centinaio di metri prima di deviare di netto a sinistra. Qui bisogna fare attenzione perché la segnalazione quando sono passato io era assente, ho messo una freccia bianca<br>
</div><a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2014/05/l-anello-del-fosso-trebuccio.html#more">continua a leggere...</a><div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-34556954344362976892014-03-18T14:07:00.001+01:002014-03-18T14:07:23.667+01:00Un anello sul Poggio degli Allocchi<br>
<div align="justify">
Questa escursione percorre un tratto del <a href="http://www.escursionista.it/catalog/product/view/id/5770/s/sentiero-00-da-bocca-trabaria-al-passo-dei-due-santi/category/2/" target="_blank">Sentiero " 00</a>" fra il <span style="color: #007700;">Passo della Colla di Casaglia</span> e il <span style="color: #007700;">Passo del Muraglione</span>. La metà del percorso, praticamente la parte del ritorno, avviene su sentiero non segnato a mezzacosta fra il crinale della <span style="color: #007700;">Giogana</span> e la valle del <span style="color: #007700;">Torrente Muccione</span>, <a href="http://lh5.ggpht.com/-HsTrAoEz7z4/UyggfKlQUPI/AAAAAAAAQKk/pVhVJ1jsxGU/s1600-h/DSC_04304.jpg"><img align="left" alt="DSC_0430" border="0" src="http://lh6.ggpht.com/-jJEMlids0Dk/Uyggf-p-aeI/AAAAAAAAQKs/iSL_qM_TFzk/DSC_0430_thumb1.jpg?imgmax=800" height="151" style="background-image: none; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-width: 0px; display: inline; float: left; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" title="Crocus" width="213"></a>quindi è molto utile avere il GPS con la traccia caricata. Si parte dal Passo seguendo il sentiero con cartello Muraglione, <span style="color: #007700;">Sorgente del Lamone</span> ed altro. Dopo pochi minuti c'è la deviazione, a sinistra, per la sorgente del Lamone chiusa da una sbarra rossa, ma quella sarà la via del ritorno. Si prosegue fra un tripudio di fiori, oggi il bosco è tutto un fiorire di Primule, Viole, Anemoni hepatici, Bucaneve e Crocus. Si segue sempre il sentiero segnato, ad un bivio si volta a sinistra in discesa, lasciando proseguire dritto il sentiero che porta a <span style="color: #007700;">Ronta</span>. Da quella posizione si vedono già, vegetazione permettendo, i ruderi di un paio di case da cui si passerà.<a href="http://lh5.ggpht.com/-ych3-tZvt-s/UygghZQjyzI/AAAAAAAAQK0/kgSKdLILeFs/s1600-h/13-3294.jpg"><img align="right" alt="13-329" border="0" src="http://lh5.ggpht.com/-piBmPykBbnk/Uyggh9NRuLI/AAAAAAAAQK8/3dyzFmy05Gg/13-329_thumb1.jpg?imgmax=800" height="148" style="background-image: none; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-width: 0px; display: inline; float: right; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" title="Poggio Allocchi" width="93"></a> Dopo qualche saliscendi e aggiramento dei costoni del <span style="color: #007700;">Poggio delle Travi</span>, si perviene ad un bivio dove si va a destra e tra faggi e abeti si cammina sullo spartiacque appenninico fra Tirreno e Adriatico, facendo attenzione ai profondi solchi lasciati dai pneumatici dei motociclisti che scorrazzano su questi monti. Arrivati ai prati la vista spazia verso la Romagna, con in primo piano il paese di <span style="color: #007700;">Casaglia</span>, il monte <span style="color: #007700;">La Faggeta</span> e la cresta dell' <span style="color: #007700;">Archetta.</span> A destra si vede anche la piana del <span style="color: #007700;">Mugello</span>. Si supera il cocuzzolo del <span style="color: #007700;">Poggio degli Allocchi</span> di pochi metri e si devia a destra su un prato inciso da solchi. A questo punto vengono a mancare i segni b/r del CAI ma si scende agevolmente su stradello fino a <span style="color: #007700;">Brancobalardi</span>, ...</div>
<a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2014/03/un-anello-sul-poggio-degli-allocchi.html#more">continua a leggere...</a><div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-70099875835433081832014-02-28T21:23:00.001+01:002014-02-28T21:23:14.474+01:00Monte ScarabattoleIl <span style="color: #007700;">Monte Scarabattole</span> è il rilievo che sovrasta <span style="color: #007700;">Marradi</span> a S-E, ed è facilmente riconoscibile perché ci sono le antenne. Questa escursione ad<a href="http://lh5.ggpht.com/-Wo2RNrRvazA/UxDpuYh798I/AAAAAAAAQDw/LyCtcUqPzd8/s1600-h/274.jpg"><img align="right" alt="27" border="0" src="http://lh3.ggpht.com/-64k73X50uVQ/UxDpvVmFh3I/AAAAAAAAQD4/NlKFYtuWS5M/27_thumb1.jpg?imgmax=800" height="112" style="background-image: none; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-width: 0px; display: inline; float: right; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" title="Elleboro" width="158"></a> anello oltre che toccare il Monte Scarabattole, passa anche dalla antica Abbazia di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Badia_di_Santa_Reparata" target="_blank">Badia del Borgo</a> e eventualmente, chi vuole, a questo punto può anche accorciare la camminata scendendo a Marradi lungo la strada asfaltata. Il percorso è tutto ben segnato e quindi non ci si può sbagliare, c’è solo un breve passaggino esposto sotto <span style="color: #007700;">Monte Rotondo</span>, dove bisogna prestare un attimo di attenzione. Giunti a Marradi si imbocca la strada per <span style="color: #333333;">San Benedetto in Alpe</span> e fatti pochi metri, sulla destra c’è la tabella di inizio sentiero, il <span style="color: blue;">517</span>. Vicino c’è anche il ...<br>
<a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2014/02/monte-scarabattole.html#more">continua a leggere...</a><div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-24140380413912533792014-02-15T20:32:00.002+01:002014-02-15T20:32:29.285+01:00in attesa che rifioriscano...<div style="background: transparent url(https://docs.google.com/file/d/0B9bGyNxvF-9oS3Y1RVFNaDAwY1k/edit?usp=sharing);">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 17.940000534057617px;"><b><i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Una piccola rassegna di fiori appenninici e non, in attesa di poterli ammirare dal vivo lungo i sentieri, la prossima primavera-estate.</span></i></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.youtube.com/watch?v=AKzxe0k94Po&list=UUQLBTxfMxRnxprZB-7Rn89A&feature=c4-overview"><img alt="foto" border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBRBwgtIOszfMZ2Q-s7RassMVFq_E-7B6LXMFMRqFgPiSOjo_fEvoztY570rQjf0zEBw2kYOrkPM2oT-sPgPcKGcChTDk243kJa0cOVhEqEDVFTfByLDmxIe4n6gCMI0lOhHUw6Ox5xK7A/s1600/quattro+-+Frame+1.jpg" height="300" title="" width="400" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-11142856975921978292014-02-08T19:51:00.001+01:002014-02-08T20:08:55.053+01:00Un inverno a Le spiagge<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;">Giorni fa leggendo un post de <a href="http://ilkiblog.blogspot.it/">Il blog della biblioteca di Marradi: l'originale</a>!, che pubblica articoli, trek e notizie del territorio marradese e dintorni, ho visto questo racconto di Giuseppe Bartoli, poeta e scrittore di San Cassiano. Il racconto fa parte del libro "Fuochi sulle colline"-edizione del Girasole di Ravenna. A me è piaciuto molto, anche se un po' crudo, perché è una storia di vita del nostro Appennino e quindi lo ripubblico per cercare di portarlo a conoscenza di altri frequentatori di questi luoghi. E' ambientato alle Spiagge, che adesso è un noto ristorante e rimane a poche centinaia di metri sulla destra della strada </span><span style="line-height: 18.399999618530273px;">che sale verso il Passo della Sambuca, </span><span style="line-height: 115%;">dopo il ponte sul Rovigo. Chi abitualmente cammina in Appennino senz'altro ci sarà passato e magari fermato, per un pranzo o una merenda. Chi ancora non conosce il luogo può approfittare di questa escursione che ho caricato su </span><span style="line-height: 18.399999618530273px;"><a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2013/01/un-anello-nellalto-rovigo.html">http://tracceinappennino.blogspot.com/2013/01/un-anello-nellalto-rovigo.html</a>. Un ringraziamento a Claudio Mercatali. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<br></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 11.1pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<i><span style="color: #222222; font-family: Arial, sans-serif;"> </span></i><i><span style="color: #222222; font-family: Arial, sans-serif;"> </span></i><b><i><span style="color: #222222; font-family: Arial, sans-serif;">L'ultima spiaggia, </span></i></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 11.1pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<b><i><span style="color: #222222; font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: x-small;"><br></span></span></i></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 11.1pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<b><i><span style="color: #222222; font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: x-small;">di Pino Bartoli</span></span></i></b><span style="color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-size: 8.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 11.1pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 11.1pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">" ... Issata come
una quieta catasta di sassi, la casa del podere "La Spiaggia" stava
addolcendo i suoi contorni sgraziati sotto una coltre di neve alta come un
uomo. "La Spiaggia" in quel lontano 19 .., era di proprietà dell'avvocato
Galeotti, di Palazzuolo di Romagna, la Palazzuolo sul Senio di oggi. Ora che i
moderni mezzi ne hanno infranto il secolare isolamento è stata trasformata dal
nuovo proprietario, il Vescovado di Faenza, in colonia estiva per bambini.
All'epoca dei fatti che racconteremo, La Spiaggia, posta su una vasta falda del
monte Carzolano, a più di mille metri di altitudine, era costituita da un
agglomerato scomposto di case tenute insieme più dal tempo, che aveva cementato
i sassi, che da opere murarie vere e proprie.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 11.1pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">L'altipiano in leggera
pendenza, caratteristica che probabilmente aveva dato il..</span><br>
<span style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"></span><br>
</div><a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2014/02/un-inverno-le-spiagge.html#more">continua a leggere...</a><div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-37709475853772427892014-01-27T22:31:00.000+01:002014-01-27T22:31:04.879+01:00San Paolo in Alpe e dintorni<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Breve carrellata fotografica di uno dei luoghi magici dell'Appennino Romagnolo. L'altopiano di San Paolo in Alpe mantiene inalterato il suo fascino in qualunque stagione.</span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La colonna sonora è "Tropical dream" di Giovanni Bomoll.</span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=5lLNAMDC4qY&feature=youtu.be" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6UWGjXtbdS5Z9G_JZZJPknP3BAGn-lx2pGj6F3P8fyGiaRDsgXzL8h_emx2JXhzuyM071kmHgnrg40GCaloP5dBel-unKT2T6Nwc8bAVzNhS-9DgieYUVZZwevQLPATpdUgQ5RsJHQYLZ/s1600/DSC_9808.jpg" height="265" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><u>Cliccare sulla foto per avviare il video.</u></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="background: transparent url(https://docs.google.com/file/d/0B9bGyNxvF-9oS3Y1RVFNaDAwY1k/edit?usp=sharing);">
</div>
<div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-30867632718282724382014-01-26T08:49:00.000+01:002014-01-26T08:49:08.125+01:00L'anello di Ceparano<br>
<table border="1" cellpadding="2" cellspacing="0" style="width: 478px;"> <tbody>
<tr> <td valign="top" width="476"><div align="justify">
La <span style="color: #007700;">Torre di Ceparano</span> è la meta di questa breve passeggiata sulle prime colline dell’ Appennino Faentino. <a href="https://docs.google.com/document/d/1xcdRNgXU3jZzFUbN76LD53IX2q3OyUL30P_WLjlf7iI/edit?usp=sharing" target="_blank">Qui notizie storiche</a>. Si parte dalla <a href="http://lh6.ggpht.com/-Sgo97Iu1fc4/UuFgqxstjtI/AAAAAAAAP9Q/WgcTVn48cxw/s1600-h/46-9795%25255B7%25255D.jpg"><img align="left" alt="" border="0" src="http://lh6.ggpht.com/-l61s5bt5G1A/UuFgrgp-dXI/AAAAAAAAP9Y/9JXiDnnmQMA/46-9795_thumb%25255B4%25255D.jpg?imgmax=800" height="132" style="background-image: none; border: 0px; display: inline; float: left; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" title="Chiesa di Ceparano" width="198"></a>chiesa di S. Giorgio in Ceparano e seguendo i segnavia del sentiero <span style="color: blue;">503</span> si cammina in leggera salita, passando davanti a <span style="color: #007700;">Ca’ Croce</span> e alla piccola cappella. Dopo una leggera discesa si riprende a salire e nel frattempo la strada diventa sterrata. Ad una curva destrorsa si devia a sinistra e si riprende a salire su carrareccia, che in caso di terreno bagnato potrebbe rendere i passi non troppo agevoli. Dopo circa una decina di minuti sulla destra del sentiero si trova una grotta, che direi<a href="http://lh4.ggpht.com/-u7CgBrtI6V4/UuFgt4OD4tI/AAAAAAAAP9g/3Y8HY04av78/s1600-h/10.9748%25255B10%25255D.jpg"><img align="right" alt="10.9748" border="0" src="http://lh4.ggpht.com/-g4AGPUi4x3Q/UuFgu6HjiTI/AAAAAAAAP9o/2XV6hhEG4q0/10.9748_thumb%25255B7%25255D.jpg?imgmax=800" height="130" style="background-image: none; border: 0px; display: inline; float: right; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" title="Grotta" width="195"></a> naturale e dopo altrettanti minuti si raggiungono i resti della Torre. Si seguono i segnavia in discesa, prima in direzione N e poi N-O e si guadagna il largo crinale che divide le valli del Torrente <span style="color: #007700;">Marzeno</span> e quella del Rio <span style="color: #007700;">Albonello</span>. Pochi metri dopo aver superato <span style="color: #007700;">Ca’Collina</span>, si abbandona il crinale per scendere a sinistra su stradello carrabile che con un paio di tornanti conduce sulla sinistra idrografica del Rio Albonello. In questo tratto di sentiero si lasciano momentaneamente i segnavia CAI, si ritroveranno poco dopo prima di attraversare il Rio. Cambiato sponda del Rio si prosegue in piano ed anche questo tratto di sentiero sarebbe da percorrere con terreno asciutto perché in caso di maltempo il sentiero si ricopr<a href="http://lh3.ggpht.com/-ddp3VY4XbRI/UuFgwvMbQnI/AAAAAAAAP9w/HO8DZFc8irE/s1600-h/35.9779%25255B10%25255D.jpg"><img align="left" alt="35.9779" border="0" src="http://lh3.ggpht.com/-K85UlsyJBfI/UuFgxGcBsgI/AAAAAAAAP94/aebBFnSHH5g/35.9779_thumb%25255B7%25255D.jpg?imgmax=800" height="132" style="background-image: none; border: 0px; display: inline; float: left; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" title="Sentiero 503" width="88"></a>e di uno spesso strato fangoso, dove camminare diventa problematico. A giudicare dalle innumerevoli tracce, qui c’è un gran passaggio di animali, fra cui caprioli e cinghiali e istrici. Sfiorate le stratificazioni di arenarie gialle dello <a href="http://www.brisighella.org/natura/lo_spungone" target="_blank">spungone della Pietramora</a>, che qui formano una specie di gola, si perviene al ponte sul Rio Albonello. Dopo il ponte inizia la strada che con un ampio giro e transitando da <span style="color: #007700;">Ca’ Albonella</span> e dal <span style="color: #007700;">Casone</span> giunge al bivio sotto la chiesa, dove si va a sinistra fino a chiudere l’anello. Da vedere, nei pressi del Casone, la spettacolare quercia a bordo strada.<br>
Per arrivare alla chiesa di Ceparano da Faenza si segue la strada per Modigliana, superato Marzeno, dopo circa un km si volta a sinistra, c'è il cartello indicatore.</div>
</td></tr>
</tbody></table>
<br>
<a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2014/01/l-di-ceparano.html#more">continua a leggere...</a><div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-61154048798491019272014-01-12T20:51:00.004+01:002014-01-12T20:57:53.078+01:00Sulle colline di Galeata<br>
<div style="text-align: justify;">
Un giro senza troppe pretese sulle colline fra Civitella e Galeata, nella valle del Bidente. Come ho detto altre volte anche questo è una camminata che si potrebbe fare in mezza giornata, poi ognuno va del suo passo e può anche </div>
<a href="http://lh4.ggpht.com/-sAe7BywnEDY/UtHB_ZSB-7I/AAAAAAAAP3w/lcaebOqQ4bk/s1600-h/05%25255B28%25255D.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="05" border="0" src="http://lh3.ggpht.com/-w3yZ6xc7wcY/UtHCAIXNzuI/AAAAAAAAP34/3e4Fdx3E6Mo/05_thumb%25255B25%25255D.jpg?imgmax=800" height="200" style="background-image: none; border-width: 0px; display: inline; float: left; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-align: left;" title="viale di cipressi" width="140"></a><br>
<div style="text-align: justify;">
impiegarci più tempo e gustarsi i panorami, anche se non vengono raggiunte altitudini molto elevate. Questa escursione ad anello, si svolge su strade asfaltate, sterrate e in minima parte anche su sentiero e dall’abitato di Galeata si arriva a percorrere una parte del crinale che divide la valle del Bidente, da quella del Rabbi. Da Galeata si percorre la Sp24 che conduce a Strada San Zeno, seguendo i cartelli indicatori “Zona Archeologica Villa di Teodorico”. Giunti in Via Pantano si superano gli scavi della Villa (purtroppo chiusi) e dopo circa 500 metri, ad un bivio si parcheggia. Ci si avvia sulla strada di sinistra, ma fatti pochi metri si volta a sinistra, cartello segnavia “sentiero <span style="color: blue;">B10</span>” del circuito “<a href="http://www.valbidentevaldirabbitrek.it/centro.html">Val Bidente e Val di Rabbi trek</a>”.La strada, asfaltata, sale piano piano e serpeggia fra file di splendidi cipressi</div>
<a href="http://lh3.ggpht.com/-G04g91iQAVI/UtHCB7LmAVI/AAAAAAAAP4A/24G4wPRlBCI/s1600-h/21%25255B99%25255D.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img align="right" alt="21" border="0" src="http://lh5.ggpht.com/-u8BuCh1oimQ/UtHCCrnF50I/AAAAAAAAP4I/E_6wHE1xt_c/21_thumb%25255B96%25255D.jpg?imgmax=800" height="122" style="background-image: none; border-width: 0px; display: inline; float: right; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" title="bivio Sentiero degli Alpini" width="173"></a><br>
<div style="text-align: justify;">
fino a Villa Torricella. Alla villa si va a sinistra e si prosegue su stradello sterrato sempre in leggera salita, si sfiorano le pendici de “Il Monte”, un piccolo castagneto (non certo comune a queste altitudini) e poco prima di innestarci sul sentiero <span style="color: blue;">CAI 301</span>, sulla destra c’è quello che rimane di <span style="color: #38761d;">Ca’ Campone</span>.</div>
<table border="1" cellpadding="0" cellspacing="0"> <tbody>
<tr> <td valign="top" width="806">Il sentiero CAI 301 è denominato “<a href="http://www.gruppoalpiniforli.it/product_2.html">Sentiero degli Alpini</a>”, perché nel 1990, gli alpini della sezione di Forlì, lo tracciarono e sistemarono e per quel che ne so, anche adesso gli fanno manutenzione. Parte dalla chiesa di Collina, sulle prime colline forlivesi e arriva alla vetta del Monte Falco, dopo quasi 55 km. Anni fa l’ho percorso tutto, facendo delle piccole tappe andata e ritorno.<span style="background-color: white;"></span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="text-align: justify;">Giunti sul crinale, al bivio si volta a destra e si prosegue sempre su stradello, </span><br>
<a href="http://lh5.ggpht.com/-S2dihDFYaP0/UtHCEKsre9I/AAAAAAAAP4Q/IOhx7Qo-9CM/s1600-h/23-Gemelli%25255B39%25255D.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="23-Gemelli" border="0" src="http://lh5.ggpht.com/-9-6fQLFPwes/UtHCEqEF48I/AAAAAAAAP4Y/j5pdu3TgCb8/23-Gemelli_thumb%25255B36%25255D.jpg?imgmax=800" height="132" style="background-image: none; border-width: 0px; display: inline; float: left; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-align: justify;" title="Monte Gemelli" width="189"></a><span style="text-align: justify;">si lascia a sinistra: la deviazione per la panoramica </span><span style="background-color: white; color: #38761d; text-align: justify;">Ca’ Caldino</span><span style="text-align: justify;"> e la successiva sterrata che scende verso la valle del Rabbi. Si va a destra e superata una sbarra di ferro in breve si giunge a T</span><span style="color: #38761d; text-align: justify;">ramonte</span><span style="text-align: justify;">, aggirata la casa si prosegue a destra fino ai successivi ruderi di </span><span style="background-color: white; text-align: justify;">Ca’ Raggio</span><span style="text-align: justify;">. Anche qui dopo i ruderi si va a destra e attraversato un prato si sbuca su una strada sterrata dove si va a destra. E’ una zona molto frequentata da cacciatori e motociclisti, quindi bisogna anche fare attenzione ai mezzi motorizzati. Al primo bivio si tiene la destra e </span><br>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<br>
<a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2014/01/sulle-colline-di-galeata.html#more">continua a leggere...</a><div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-56888055275461327062014-01-01T10:44:00.000+01:002014-01-26T08:52:35.903+01:00Nei dintorni di Sant' ElleroNella valle del <span style="color: green;">Bidente</span>, pochi km a N-O di <span style="color: #007700;">Galeata</span>, sopra una collina e nascosta da alti cipressi c’è l’antica <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Abbazia_di_Sant'Ellero" target="_blank">Abbazia di Sant’Ellero</a>.<em> L’Abbazia fu fondata da Ellero nel V secolo e qui vi passò nove anni da ...</em><br>
<a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2014/01/nei-dintorni-di-sant-ellero.html#more">continua a leggere...</a><div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-50014577751821102052013-12-21T19:46:00.001+01:002013-12-21T19:46:30.721+01:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwfkurZT3v4QS9VW7w0MLHIC4x12MeGoGBEIjtReQeAkj9O64RaJhcYyIY8NQs1JHITa-0YXerx-NHUcHqderoCyFfFnkr5s8Oi4lIOyzmnEET25Kx27g905my_whRkhY2fr2Bm7oKpNl6/s1600/auguri+finiti+-+Copia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwfkurZT3v4QS9VW7w0MLHIC4x12MeGoGBEIjtReQeAkj9O64RaJhcYyIY8NQs1JHITa-0YXerx-NHUcHqderoCyFfFnkr5s8Oi4lIOyzmnEET25Kx27g905my_whRkhY2fr2Bm7oKpNl6/s400/auguri+finiti+-+Copia.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="background: transparent url(https://docs.google.com/file/d/0B9bGyNxvF-9oS3Y1RVFNaDAwY1k/edit?usp=sharing);">
</div>
<div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-69240637386640860012013-12-20T12:00:00.000+01:002013-12-20T12:00:20.465+01:00Alla Torre Bonini di Poggio Galmino<br>
Salendo da Forlì verso <span style="color: green;">Santa Sofia</span> lungo la strada bidentina, giunti all’altezza dello stabilimento Amadori (Pollo del Campo) ,se si guarda a <a href="http://lh6.ggpht.com/-liFwUyKt_gQ/UrIS_CP7EhI/AAAAAAAAPq0/VTppZ0jceb4/s1600-h/03%25255B25%25255D.jpg"><img align="left" alt="" border="0" height="152" src="http://lh5.ggpht.com/-YSqdpvS_lSE/UrITAEQ6kFI/AAAAAAAAPq8/gUYnM9DPP-c/03_thumb%25255B22%25255D.jpg?imgmax=800" style="background-image: none; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-width: 0px; display: inline; float: left; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" title="inizio percorso" width="101"></a>sinistra oltre lo stabilimento, si vede una piccola e stretta valle che si incunea fra i monti, la valle del <span style="color: green;">Rio San Giacomo</span>. Alla testata della valle su un poggio c’è una torre mozzata; sono i resti del <a href="https://drive.google.com/folderview?id=0B9bGyNxvF-9oRjI3QkJFSzh1NUE&usp=sharing">Castello Monte Vecchio di Tedalasia</a>, chiamato più semplicemente <span style="color: #274e13;">Torre Bonini di Poggio Galmino</span>. Arrivati a Santa Sofia si attraversa il ponte e subito si gira a sinistra, indicazione Spinello. Percorsi circa 200 metri si giunge nella Piazza Mortani guardata a vista dall’austero palazzo fortificato <span style="color: #274e13;">Bianchini-Mortani</span>. Prima di esso si va a sinistra e superato un piccolo e simpatico ponticello a ...<br>
<a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2013/12/alla-torre-bonini-di-poggio-galmino.html#more">continua a leggere...</a><div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-85665015298013804912013-12-10T22:04:00.000+01:002013-12-12T14:30:00.040+01:00Un anello nella Val Marecchia<div align="justify">
Della <span style="color: green;">Val Marecchia</span> ho già detto in altri post, ma non si può non ribadire l’assoluta bellezza della valle, sia dal lato naturalistico, ma soprattutto dal lato storico. Questa escursione, in parte su sentieri non segnati, si svolge nella parte bassa della valle, sul crinale che la separa dalla valle dell’Uso, <a href="http://lh6.ggpht.com/-gC0mhQgo3EY/UqcX1sQkBNI/AAAAAAAAPl8/VIuZhQKT-YI/s1600-h/8%25255B7%25255D.jpg"><img align="left" alt="incontro nel bosco" border="0" height="135" src="http://lh5.ggpht.com/-4PXAAVPV9NI/UqcX2fbsmRI/AAAAAAAAPmA/3SX3XSy0dl0/8_thumb%25255B5%25255D.jpg?imgmax=800" style="border-bottom: 0px; border-left: 0px; border-right: 0px; border-top: 0px; display: inline; margin-left: 0px; margin-right: 0px;" title="incontro nel bosco" width="90"></a> alla sinistra idrografica del fiume Marecchia. Insieme ad un gruppo di amici, fra cui Benito che ha preparato la traccia dell’escursione a tavolino, dopo aver parcheggiato l’auto nei pressi di <span style="color: green;">Ponte Santa Maria Maddalena</span> abbiamo iniziato a camminare seguendo la strada asfaltata che inizia subito dopo il ponte sul Marecchia,a destra, e sale in direzione di <span style="color: green;">Uffogliano</span>. Dopo circa 3 km di curve e controcurve avendo sulla sinistra la rupe di <span style="color: green;">Monte Ceti</span> con la relativa cava e sulla destra il boscoso Monte Bigoncio, si perviene...</div>
<a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2013/12/un-anello-nella-val-marecchia.html#more">continua a leggere...</a><div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-18179660484652091722013-11-22T21:00:00.002+01:002013-11-22T21:18:06.228+01:00Alla capanna del Partigiano<div align="justify">
Per salire alla <span style="color: green;">capanna del Partigiano</span>, o rifugio di <span style="color: green;">Pian Porcello</span> sul monte Lavane,di solito si passava da <span style="color: green;">Farfareta</span> e dall'abitato di <span style="color: green;">Crognole</span>. Da poco è stato segnato un nuovo sentiero, sempre dalla sezione del <a href="http://www.caifaenza.it/index.cfm?page=1">CAI di Faenza</a>, che a breve apparirà anche sulla nuova carta escursionistica <a href="http://lh6.ggpht.com/-zAyxjadlJw0/Uo-yyWWZbmI/AAAAAAAAPhE/-GNrRj0R0wk/s1600-h/62.jpg"><img align="left" alt="fossetto" border="0" height="135" src="http://lh5.ggpht.com/-ZglkraH1iFM/Uo-yzG49rLI/AAAAAAAAPhI/NNPY1xOpph0/6_thumb.jpg?imgmax=800" style="border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-width: 0px; display: inline; margin-left: 0px; margin-right: 0px;" title="fossetto" width="179"></a>1:25000 dello <span style="color: green;">Appennino Faentino</span>, in fase di allestimento. Il nuovo sentiero, contrassegnato dal numero <span style="color: navy;">533a</span> e denominato "<span style="color: green;">Sentiero dei bramiti</span>", parte sempre da Farfareta, da dove però si va a destra sul <span style="color: navy;">541</span> e poi, dopo pochi minuti, si devia a sinistra sul <span style="color: navy;">533a</span>. A mio modesto parere è un bel sentiero, sale rapidamente, non è tracciato su stradelli,...</div>
<div align="justify">
</div>
<a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2013/11/alla-capanna-del-partigiano.html#more">continua a leggere...</a><div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-90234638631099714482013-11-08T20:25:00.001+01:002013-11-08T20:25:24.310+01:00Montetiffi, Valle dell' Uso<br>
<div align="justify">
<b>L</b>a valle del <span style="color: #6aa84f;">torrente Uso</span> è una piccola valle secondaria racchiusa fra le più titolate <span style="color: #6aa84f;">Val Marecchia</span> e <span style="color: #6aa84f;">Valle del Savio</span>. E' percorsa dal torrente Uso che nasce dal<span style="color: #6aa84f;"> Monte Perticara</span> (o Aquilone) e dopo circa 50 km si getta nel Mare Adriatico a Bellaria. Il paese più famoso della valle è <span style="color: #6aa84f;">Montetiffi</span> , costruito su uno sperone roccioso a 400 metri di altezza. Noto perché vi si fabbricano ancora artigianalmente le teglie per cuocere la piadina <a href="http://lh4.ggpht.com/-hrm_lvNMKCY/Un0Ri3A3RBI/AAAAAAAAPcU/AtF8CHuCzUU/s1600-h/9%25255B6%25255D.jpg"><img align="left" alt="Massa Bagni" border="0" height="135" src="http://lh3.ggpht.com/-hTwUsQu9brk/Un0Rj1Uaj8I/AAAAAAAAPcY/rtEASD3KlW8/9_thumb%25255B4%25255D.jpg?imgmax=800" style="border-bottom: 0px; border-left: 0px; border-right: 0px; border-top: 0px; display: inline; margin-left: 0px; margin-right: 0px;" title="Massa Bagni" width="202"></a> romagnola e per la sua Abbazia, costruita in pietra concia intorno al 1000 dai montetiffesi e donata ai monaci Benedettini. Nella valle ci si può arrivare da <span style="color: #6aa84f;">Santarcangelo di Romagna</span> oppure dalla superstrada E 45 con uscita a bivio <span style="color: #6aa84f;">Montegelli</span>. Arturo, Benito, Colombo ed io abbiamo parcheggiato l'auto di fronte alla strada che sale verso <span style="color: #6aa84f;">Massamanente</span>, dopo <span style="color: #6aa84f;">Ponte Uso</span>, e ci siamo incamminati su di essa. La strada, asfaltata, dopo qualche tornante si spiana e giunge alla casa di Massa Bagni, dove anticamente c'era una chiesa dedicata a <span style="color: #6aa84f;">San Cristoforo</span>, adesso sul luogo c'è una maestà.</div>
<a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2013/11/montetiffi-valle-dell-uso.html#more">continua a leggere...</a><div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-79180503532912538422013-10-27T20:10:00.001+01:002013-10-31T21:21:05.282+01:00Omaggio a Creta<br />
<strong>Una piccola raccolta di foto raggruppate in un video " <span style="color: blue;">Creta, amore per sempre</span>". Clicca sulla foto per avviare il video.</strong><br />
<a href="http://youtu.be/rcUL9NQJRKE"><img alt="" border="0" height="215" src="http://lh6.ggpht.com/-SWry41bkUb4/Um1kloueYZI/AAAAAAAAPcA/wp5hE3OxwwI/337%252520-%252520Copia%25255B7%25255D.jpg?imgmax=800" style="border: 0px; display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" title="" width="322" /></a><div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-86847940544876344962013-10-18T22:52:00.001+02:002013-10-18T22:58:58.508+02:00L'Oriente di Creta <div align="justify">
Questa volta non descrivo una escursione ma voglio brevemente raccontare il viaggio che abbiamo fatto a Creta, bellissima isola adatta a tutti, perché li si possono soddisfare tutte le esigenze, prendere il sole, fare trekking sui monti e nelle gole, visitare siti archeologici, monasteri e musei. L'anno scorso avevamo visitato la parte Ovest, quest'anno la parte Centro-Est dove sono situati i siti minoici più importanti. E' un piccolo diario di viaggio che può essere utile per chi ha intenzione di passarci qualche giorno di vacanza e credetemi è un'isola meravigliosa che vale la pena di visitare. </div>
<div align="justify">
<b><u>Venerdì </u></b>– Partiti alle 6.35 da Bologna con un volo Ryanair siamo atterrati a Chania alle 9.45. Abbiamo perso un po’ di tempo per avere la vettura a nolo, però considerato il prezzo (100.00 €), ne è valsa la pena, tra l’altro ci hanno assegnato una Kia Venga, auto di categoria superiore a quella prenotata. Alle 11, con vento forte, nuvole e freddo, siamo partiti alla volta di Réthimno. Prima della città abbiamo fatto sosta alla taverna La Playa, sulla spiaggia di Georgioupoli, dal nostro simpatico amico Odyssea, conosciuto nella precedente visita a Creta, ci aveva accolto con la frase <i>“ italiani? Una faza, una raza</i>” e giù una risata. Dopo l’insalata greca e qualche foto alla bella chiesa che si trova alla destra della strada nei pressi del Petres Bridge, abbiamo proseguito per Réthimno e Stavromenos, dove abbiamo voltato a destra per il Moni Arkadi, non senza difficoltà, visto la mancanza di cartelli indicatori sulla litoranea N90 o E75. Il Monastero vale la deviazione anche solo per la facciata rinascimentale della chiesa. Ritornati sulla litoranea abbiamo proseguito in direzione Est per Iraklio. Arrivati nella città ci siamo recati a Knosso per cercare alloggio, ma non trovatolo siamo tornati indietro verso il centro della città. Sulla stessa strada abbiamo trovato l’ Hotel Athinaikon, discreto e ad un prezzo ragionevole. La sera, dopo un giro in centro a piedi, con visita alla fontana Morosini, alla chiesa di San Marco e al colonnato veneziano, abbiamo mangiato sovlaki e patatine in una rosticceria.</div>
<table border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" style="width: 480px;"> <tbody>
<tr> <td valign="top" width="240"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://lh3.ggpht.com/-shWwMw_54l8/UmEjroWr8qI/AAAAAAAAPYM/9irW4R1lJX0/s1600-h/42.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img align="left" alt="Alba" border="0" height="135" src="http://lh3.ggpht.com/-yRZFQXWzrz4/UmEjsdTMzTI/AAAAAAAAPYQ/Ti4KgWrJDC8/4_thumb.jpg?imgmax=800" style="border-width: 0px; display: inline; margin-left: 0px; margin-right: 0px;" title="Alba" width="179"></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'alba dall'aereo.</td></tr>
</tbody></table>
</td> <td valign="top" width="240"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://lh6.ggpht.com/-HWZ9zxZ69Ck/UmEjtSU7-sI/AAAAAAAAPYc/irAtbMT1WBE/s1600-h/492.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img align="left" alt="Moni Arkadi" border="0" height="135" src="http://lh3.ggpht.com/-ZkCF3FDJOj4/UmEjt8B6o5I/AAAAAAAAPYk/1nPkqUP3AqU/49_thumb.jpg?imgmax=800" style="border-width: 0px; display: inline; margin-left: 0px; margin-right: 0px;" title="Moni Arkadi" width="202"></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Moni Arkadi.</td></tr>
</tbody></table>
</td></tr>
</tbody></table>
<a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2013/10/creta-est.html#more">continua a leggere...</a><div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-24022124540743710052013-10-10T18:00:00.000+02:002013-10-11T20:06:19.926+02:00Un anello a Ridracoli<div align="justify">
La zona di<span style="color: green;"> Ridracoli</span> si presta molto alle camminate e attorno al lago c'è un discreta rete di sentieri, quasi tutti segnati e tabellati. Questa escursione si <a href="http://lh6.ggpht.com/-9t1Hl7Ho70g/Uk0yLDDogcI/AAAAAAAAPVQ/8h6lhrMw1Cw/s1600-h/1%25255B2%25255D.jpg"><img align="left" alt="Diga di Ridracoli" border="0" height="135" src="http://lh6.ggpht.com/-5T372Wujs_A/Uk0yLigmsYI/AAAAAAAAPVY/6nYXiTCn3Xc/1_thumb.jpg?imgmax=800" style="border-bottom: 0px; border-left: 0px; border-right: 0px; border-top: 0px; display: inline; margin-left: 0px; margin-right: 0px;" title="Diga di Ridracoli" width="179"></a> può definire un classico ed eventualmente si può anche accorciare, ma sarebbe un peccato non percorrere quel bellissimo sentiero che corre lungo lago dopo il rifugio <span style="color: green;">Ca' di Sopra</span>. Si parte dal parcheggio vicino al cancello della diga e si percorre tutta la strada asfaltata che a tornanti sale al lago. Alla fine dello sbarramento inizia il sentiero <span style="color: navy;">239</span> che dopo aver superato un paio di gallerie e qualche saliscendi giunge presto al rifugio Ca' di Sopra, da dove si gode un ottima vista sull' invaso. Superato il rifugio c'è un bivio dove si va a destra sul sentiero <span style="color: navy;">237</span> e qui, a mio parere, inizia uno dei più bei sentieri di questa zona. Si cammina sempre all'ombra, un po' alti sul livello del lago e...<br>
</div><a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2013/10/un-anello-ridracoli.html#more">continua a leggere...</a><div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-23923087833422084562013-09-30T19:00:00.000+02:002013-09-30T19:00:05.592+02:00Alta Valle del Senio<div align="center">
<span style="color: #990000; font-size: large;">"da Piedimonte al sentiero 739"</span></div>
<div align="justify">
Questo itinerario ad anello parte dalla chiesa di <span style="color: green;">Piedimonte</span> a Palazzuolo sul Senio (clicca <a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2011/05/piedimonte-di-palazzuolo-sul-senio.html" target="_blank">qui</a> per vedere come arrivare) e sale verso il sentiero <span style="color: navy;">739</span> innestandosi su di esso fra il<span style="color: olive;"> </span><span style="color: green;">Poggio dell' Altello</span> e il <span style="color: green;">Monte della Colonna</span>. Il <a href="http://lh6.ggpht.com/-OcOtJWaZjKY/UkSLXWFcWGI/AAAAAAAAPPA/mKqfJZ-p33k/s1600-h/2.0Imenitisreducta2.jpg"><img align="left" alt="Imenitis reducta" border="0" height="135" src="http://lh5.ggpht.com/-6kOMlilqX6w/UkSLYCW0elI/AAAAAAAAPPI/dWUIXobSBns/2.0Imenitisreducta_thumb.jpg?imgmax=800" style="border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-width: 0px; display: inline; margin-left: 0px; margin-right: 0px;" title="Imenitis reducta" width="190"></a> ritorno avviene percorrendo, prima, un sentiero della MTB, poi il sentiero <span style="color: navy;">607</span>. Il sentiero che si percorre in salita è segnato b/r CAI, ma è senza numero e non esiste sulle carte escursionistiche, almeno fino a oggi. Dalla chiesa si segue lo stradello che corre alla sinistra idrografica del fosso <span style="color: green;">Aghèzzola</span> superando diverse case, fra cui<span style="color: green;"> Fornello</span>, <span style="color: green;">Riaccio</span>, il <span style="color: green;">Green Energy Camp</span> e una maestà. Dopo l'ultimo guado sulla destra c'è una piccola cappella votiva restaurata dagli alpini, il sentiero sale alla sinistra di essa...</div>
<a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2013/09/alta-valle-del-senio.html#more">continua a leggere...</a><div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-12987658453993222992013-09-20T18:23:00.000+02:002013-09-26T20:40:55.243+02:00L' anello del Rio Mescola<div align="justify">
E' un giro abbastanza duro e a mio parere non per tutti, causa un paio di passaggini un po' esposti. Infatti la guida CAI "<span style="color: green;">dalla Futa all' Acquacheta</span> dice testualmente "<em> <span style="color: navy;">tratti esposti nelle salite all'Acqua Salata, al Monte Maggiore e ancor di più ai Ponti di Croara. Il percorso è privo di copertura arborea e di sorgenti. Dopo abbondanti piogge il sentiero non è <a href="http://lh5.ggpht.com/-xu1KDCQvhpc/UjxyM3tBbVI/AAAAAAAAPII/6Xzu8JMVuK8/s1600-h/1%25255B2%25255D.jpg"><img align="left" alt="tabella CAI" border="0" height="135" src="http://lh6.ggpht.com/-8XbaGXTZTq8/UjxyNorzWtI/AAAAAAAAPIQ/qneAfkeIwyw/1_thumb.jpg?imgmax=800" style="border-bottom: 0px; border-left: 0px; border-right: 0px; border-top: 0px; display: inline; margin-left: 0px; margin-right: 0px;" title="tabella CAI" width="90"></a> percorribile per il fango."</span></em> Comunque è una bellissima escursione panoramica tutta segnata, ma soprattutto interessante a livello geologico, in quanto, prima si cammina sulla <span style="color: green;">Vena del Gesso</span> e poi sulle spettacolari creste argillose dei calanchi che racchiudono la piccola valle del <span style="color: green;">Rio Mescola</span>. La partenza è da Borgo Tossignano. Provenendo da Imola, prima del ponte sul Santerno, inizia il sentiero (<span style="color: navy;">703</span>), che volta a sinistra subito dopo la prima casa e in breve si esce dal sobborgo. Al primo cartello informativo del <a href="http://www.parcovenadelgesso.it/" target="_blank">Parco della Vena del Gesso</a> si va a destra e subito, una<a href="http://lh6.ggpht.com/-OVWIeGWLYYg/UjxyOx2-3YI/AAAAAAAAPIY/bydxZSX9TIo/s1600-h/15%25255B3%25255D.jpg"><img align="right" alt="campo arato" border="0" height="135" src="http://lh6.ggpht.com/-2_TKHInRHTw/UjxyPhJTRmI/AAAAAAAAPIg/0GA2Crb_c_k/15_thumb%25255B1%25255D.jpg?imgmax=800" style="border-bottom: 0px; border-left: 0px; border-right: 0px; border-top: 0px; display: inline; margin-left: 0px; margin-right: 0px;" title="campo arato" width="90"></a> breve, ma ripida salitina, porta su un crinale dove si va a sinistra. Si cammina fra campi, che oggi sono arati, fino alla prima casa, dal toponimo curioso, "<span style="color: green;">Debolezza</span>". Qui chi vuole salire alla croce del <span style="color: green;">Monte Penzola</span> deve girare a destra (attenti ai segni) subito dopo la casa, altrimenti si prosegue sulla strada, transitando sotto il monte, fino alla casa successiva <span style="color: green;">Budriolo</span>, dove i sentieri si riuniscono. Subito dopo la casa si va a destra e costeggiato un boschetto si perviene ad un campo, che, se non coltivato, si può attraversare per salire sul <span style="color: green;">Monte dell'Acqua Salata</span>, altrimenti si aggira sulla sinistra. Qui fra la vegetazione a destra si possono vedere delle trincee. Proseguendo si esce dal bosco e si arriva nei pressi...</div>
<a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2013/09/l-anello-del-rio-mescola.html#more">continua a leggere...</a><div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-55668644906528599882013-09-10T17:00:00.000+02:002013-09-10T17:17:30.688+02:00Alla Sorgente del Marecchia<div align="justify">
Dal massiccio del <span style="color: #38761d;">Monte Fumaiolo</span> e dai suoi dintorni nascono diversi fiumi, come già detto in <a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2012/09/un-giro-sul-monte-fiumaiolo.html" target="_blank">questa</a> escursione. Ora dopo Savio e Tevere abbiamo fatto una camminata per raggiungere la <span style="color: #38761d;">Sorgente del fiume Marecchia</span>, che si trovano alle pendici del <span style="color: #38761d;">Monte della Zucca</span>, a circa 930 metri di altitudine, in mezzo ad una folta faggeta. Prima di sfociare nel mare Adriatico, nei pressi di Rimini, il Marecchia percorre circa 70 km di territorio dando il <a href="http://lh4.ggpht.com/-NGc73jU9MrA/UiY8qJYJBGI/AAAAAAAAPDg/VN_2HcFPGs0/s1600-h/3-M%25255B5%25255D.jpg"><img align="left" alt="Sentiero "00"" border="0" height="135" src="http://lh3.ggpht.com/-PJP81OP5MnQ/UiY8q8fFUCI/AAAAAAAAPDo/GZZtDdh2Jk4/3-M_thumb%25255B3%25255D.jpg?imgmax=800" style="border-bottom: 0px; border-left: 0px; border-right: 0px; border-top: 0px; display: inline; margin-left: 0px; margin-right: 0px;" title="Sentiero "00"" width="202"></a>nome alla valle dove scorre (<a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2011/05/su-e-giu-fra-la-val-marecchia-e-il.html" target="_blank">Valmarecchia</a>). Abbiamo approfittato di questa escursione, anche per andare a ripercorrere un tratto del <span style="color: blue;">Sentiero "00"</span>, già percorso durante la stesura della guida, ma che sapevamo variato sul territorio. Si parte dalle <span style="color: #38761d;">Balze</span> dove ci si incammina sulla strada che scende a Pratieghi. Fatti pochi metri si prende a destra il sentiero "00" che, parallelo alla strada, ripercorre la vecchia strada romana. Al ritorno sulla strada asfaltata bisogna girare di netto a destra sul sentiero...</div>
<a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2013/09/alla-sorgente-del-marecchia.html#more">continua a leggere...</a><div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-29325075704538454982013-08-31T13:27:00.001+02:002013-08-31T13:49:00.532+02:00La Torre di Monte Erno<div align="justify">
Percorrendo la <span style="color: green;">Valle del Rabbi</span> in direzione di <span style="color: green;">Premilcuore</span>, poche centinaia di metri dopo la deviazione per <span style="color: green;">Strada San Zeno</span>, si nota a sinistra, al di là del fiume Rabbi, un poggio su cui svetta una torre ristrutturata. E' la Torre di <span style="color: green;">Monte Erno</span> in località <span style="color: green;">Monte Termine</span> ed è quello che rimane del <a href="http://lh6.ggpht.com/-_P07xQYDFPI/UhusnSXhiDI/AAAAAAAAO4w/Tkeq60sIG_4/s1600-h/1%25255B3%25255D.jpg"><img align="left" alt="Chiesa di San Zenone" border="0" height="135" src="http://lh6.ggpht.com/-jnVIdrjNRxQ/UhusnxDLtdI/AAAAAAAAO44/BmRw_lqek20/1_thumb%25255B1%25255D.jpg?imgmax=800" style="border: 0px; display: inline; margin-left: 0px; margin-right: 0px;" title="Chiesa di San Zenone" width="202"></a> <span style="color: green;"><a href="http://www.stradasanzeno.it/articolo.asp?id=261">Castello di San Zenone</a></span>. Vi si può salire direttamente con una breve passeggiata, ma abbiamo preferito allungare la camminata arrivandoci dalla parte opposta dopo aver fatto un giro ad anello con partenza dalle vicinanze del cimitero di San Zeno. La prima metà del percorso, fino alle pendici di <span style="color: green;">Monte Altaccio</span>, non è segnato CAI, ma problemi non ce ne sono perché la traccia sul terreno è sempre più che evidente. Giunti a Strada San Zeno si <a href="http://lh3.ggpht.com/-quQPPqDSWnU/Uhusoiql5hI/AAAAAAAAO5A/9PaVKYKX-Vg/s1600-h/6%25255B2%25255D.jpg"><img align="right" alt="Chiesa di San Zenone" border="0" height="135" src="http://lh3.ggpht.com/-QDmmPFmLoqo/UhuspLm3lSI/AAAAAAAAO5I/1WI69Oqs4tI/6_thumb.jpg?imgmax=800" style="border: 0px; display: inline; margin-left: 0px; margin-right: 0px;" title="Chiesa di San Zenone" width="90"></a>passa il ponte sul fiume Rabbi, si volta subito a destra e si prosegue fino al piccolo parcheggio di fronte al cimitero. Ci si incammina a piedi sulla strada asfaltata, passando sotto la vecchia <span style="color: green;">Pieve di San Zenone</span>, della quale rimangono in piedi tre mura perimetrali e il campanile. Superata la chiesa la strada termina in una azienda agricola, <span style="color: green;">Ca' Prato</span>, dove bisogna transitare leggermente sulla sinistra, fra le case e il capannone. Qui il cane della casa "Neve" si è unito a noi e ci ha fatto compagnia per tutta l'escursione. La strada diviene sterrata e volta a sinistra. Al primo bivio si tiene la sinistra e si passa una sbarra di ... <br>
</div><a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2013/08/la-torre-di-monte-erno.html#more">continua a leggere...</a><div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-9046896519695552205.post-11106779354345385432013-08-21T20:52:00.000+02:002013-08-21T21:21:38.613+02:00Al Cimone della Bastia<div align="justify">
Il <span style="color: green;">Cimone della Bastia (1090 m)</span> è una delle cime più alte del crinale che divide la <span style="color: green;">Valle del Santerno</span> da quella del <span style="color: green;">Senio</span>. Questo crinale è percorso dal sentiero <span style="color: blue;">CAI 701</span> ed è raggiungibile da ambo le parti. Noi siamo saliti dalla <a href="http://lh3.ggpht.com/-pi4RDOagHiY/UhUFGGYt1VI/AAAAAAAAOyo/irJp8Fsfd90/s1600-h/1Mantigno5.jpg"><img align="left" alt="Chiesa di Mantigno" border="0" height="135" src="http://lh6.ggpht.com/-XD7MWjeXpv0/UhUFGvi6tBI/AAAAAAAAOyw/0o-UTUcGflM/1Mantigno_thumb3.jpg?imgmax=800" style="border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-width: 0px; display: inline; margin-left: 0px; margin-right: 0px;" title="Chiesa di Mantigno" width="202"></a>Valle del Senio e precisamente da <a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2010/07/mantigno.html" target="_blank">Mantigno</a>, piccolo borgo di quattro case con la chiesa. Parcheggiato l'auto nei pressi della chiesa si segue la strada, corrispondente al sentiero <span style="color: blue;">40</span> dei Percorsi naturalistici del Comune di Palazzuolo e dopo aver sfiorato il vecchio cimitero, che si raggiunge con una piccola deviazione a destra, si perviene a <span style="color: green;">Ca' Budrio</span>. Dopo averla<a href="http://lh4.ggpht.com/-dtlnQ0xOgKE/UhUFHeK1D_I/AAAAAAAAOy4/s2lqXtKBjzs/s1600-h/192.jpg"><img align="right" alt="ponticello" border="0" height="135" src="http://lh6.ggpht.com/-mDR_nCVILRI/UhUFH6Q5GXI/AAAAAAAAOzA/kRpoWbXUIso/19_thumb.jpg?imgmax=800" style="border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-width: 0px; display: inline; margin-left: 0px; margin-right: 0px;" title="ponticello" width="90"></a> superata si continua sulla strada sterrata e giunti ad un bivio, con piccola cappella, si scende a sinistra e su ponticello in legno si attraversa un misero fosso. Continuando sempre su stradello si transita vicino a due castagneti e si raggiungono le case di <span style="color: green;">Vecchiana</span>. Qui bisogna fare un po' d'attenzione, perché il sentiero è molto infrascato e i segni blu, fatti parecchio tempo fa dal comune di Palazzuolo, sono molto sbiaditi e scarsi. Superate le prime case di...<br>
</div><a href="http://tracceinappennino.blogspot.com/2013/08/al-cimone-della-bastia.html#more">continua a leggere...</a><div class="blogger-post-footer">tracceinappennino.blogspot.com</div>robertohttp://www.blogger.com/profile/14722270622732423858noreply@blogger.com1