mercoledì 17 giugno 2009

Monte Falco e Monte Falterona

Una classica escursione sulle cime più alte dell'Appennino Tosco-Romagnolo
14 giugno 2009
Bellissima passeggiata dove si toccano alcuni del luoghi più belli e famosi del Parco. L'escursione inizia dal Passo della Calla, raggiungibile da S.Sofia, Corniolo e Campigna se si proviene dalla Romagna, oppure da Stia se si sale dalla Toscana.
Toponimo
Quota
Tempo
Km.
Passo della Calla
1296
0.00
0.00
Rifugio  Burraia
1447
0.40
1.40
Terrazza Monte Falco
1648
1.35
4.30
Dev. a dx x M. Falterona
1583
1.50
5.20
Croce Monte Falterona
1654
2.05
5.60
Le Crocicchie
1406
2.40
7.00
Capo d’ Arno
1379
3.00
8.40
Lago degli Idoli
1381
3.15
9.70
Bivio Montelleri
1401
3.35
10.6
Passo della Calla
1296
5.30
16.2
Tempo       ore 5.30 + le soste

Dislivello    m 630 circa

Lunghezza Km. 16.200



Passo della Calla.
Al passo si trova anche una lapide in ricordo dell' illustre poeta.
Passo della Calla.
Il sentiero (00) s'infila subito dentro alla faggeta.
Una finestra sul Poggio Lastraiolo, Poggio Sodo dei Conti e Monte Falco.
Rifugio La Burraia, dove c'è anche una fontana. 
Prati della Burraia verso il Poggio Lastraiolo. Da qui guardando a destra si può vedere buona parte della Romagna, invece spostandosi di pochi metri a sinistra e guadagnando il crinale, si può ammirare il Casentino e il Massiccio del Pratomagno.
Rifugio CAI città di Forli. Ora sempre aperto.
Raduno di insetti sul cartello che segnala la deviazione per il Passo Piancancelli.
Le viole del Monte Falco.
Cartello informativo sul Monte Falco.
Anemone a fiori di narciso (narcissiflora)
Pian delle Fontanelle dal belvedere di Monte Falco. Il sentiero scende a sinistra e in circa 20 minuti si arriva alla deviazione per il Monte Falterona.
Monte Falterona. 
Spalle alla croce si scende, leggermente sulla sinistra.
Nugoli di insetti parassiti attaccati sotto le foglie dei faggi.
Madonnina poco prima di giungere alle Crocicchie.
Piccola radura delle Crocicchie. Si va a sinistra.
Tabellone a Capo d'Arno.
Sorgente del fiume Arno.
Versi di Dante alla sorgente.
Lago degli Idoli. Luogo sacro per gli Etruschi.
Tabellone informativo. Dopo il Lago si continua fino ad arrivare al bivio di Montelleri dove si va a sinistra sul sentiero CT 4 fino a giungere  e superare la deviazione per il Falterona lasciata in precedenza.
Pino mugo sul crinale.
Sulla via del ritorno; i prati della Burraia e Monte Gabrendo.
Grazie all'Istituto Geografico Adriatico di Longiano (FC) per avermi permesso di riprodurre la carta n°20 delle Foreste Casentinesi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...se ce l'ho fatta io che non ho gamba ! E poi farla col tuo cane è solo un piacere !

Anonimo ha detto...

Lungo il cammino si gode il piacere di ascoltare "la voce del bosco" che parla sottovoce con discrezione! Parla di foglie secche, di rami spezzati, si sassi ricoperti di muschio,di scarabei che ti attraversano il passo,di rumori furtivi tra le fronde,ti volti di scatto e non vedi nessuno solo le foglie mosse da un animaletto,
e poi guardando avanti ti accorgi che il sole è riuscito ad entrare tra il fitto del bosco ed ha lanciato un raggio di luce come fosse una spada!
Ascolta la voce del bosco,essa dice molte cose...

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