La valle del Fosso di San Silvestro è una piccola valle laterale della Val di Bagno, alla sinistra idrografica del Savio, si raggiunge dalla vecchia strada che da Cesena sale a Bagno di Romagna. Chi percorre la superstrada E 45, può uscire a San Piero in Bagno e andare verso Cesena di qualche km fino al cartello indicatore “S.Silvestro”. E’ una valle con molte case e la terra è divisa e lavorata. Diverse case sono interessanti dal lato storico-architettonico, ma essendo abitate e con il cane da guardia, diventa difficile andarci vicino per osservarne i particolari. Solo una parte dell’itinerario è segnalata dal CAI, quindi bisogna fare un po’ d’attenzione e munirsi della carta dei sentieri n° 19 “Comune Bagno di Romagna” dell’ Istituto Geografico Adriatico di Longiano. Le notizie storiche delle case sono tratte dalla carta escursionistica " i sentieri di Santa Maria in Bagno" di W.R.Vannini e C. Lovari, Raffaele Monti editore.
Toponimo | Quota | Tempo | Km. |
Bivio sotto S.Silvestro 43°53’18”N, 11°59’27”E | 475 | 0,00 | 0,0 |
San Silvestro | 514 | 0,10 | ---- |
Casetto 43°53’39”N, 11°59’24”E | 590 | 0,25 | ---- |
Piomandino 43°53’30”N, 11°59’04”E | 616 | 0,35 | 1,7 |
Monsavino 43°54’05”N, 11°58’55”E | 734 | 1,00 | 3,0 |
Farfaneto 43°54’12”N, 12°00’30”E | 855 | 2,00 | 5,7 |
Dev. x Poggio del Bove 43°54’13”N, 12°00’18”E | 842 | 2,05 | 6,0 |
Poggio del Bove 43°54’06”N, 12°00’21”E | 802 | 2,10 | ---- |
Cancello 43°54’03”N, 12°00’10”E | 752 | 2,25 | 6,8 |
Primpaldo 43°53’52”N, 12°00’09”E | 655 | 2,35 | 7,3 |
La Casa 43°53’31”N, 11°59’51”E | 566 | ------ | ----- |
Valcava 43°53’24”N, 11°59’54”E | 536 | 3,00 | 8,8 |
Fontechiusi 43°53’16”N, 11°59’37”E | 471 | 3,10 | 9,3 |
Auto | 475 | 3,20 | 9,6 |
Tempo: ore 3,20 + le soste |
Dislivello: m 420 |
Lunghezza: Km. 9,6 |
Lasciata l’auto al bivio sotto il paese di San Silvestro, si segue la strada a sinistra . Dopo aver superato una maestà si arriva alla chiesa.
San Silvestro in Fontechiusi è documentata almeno dal 1299. Ricostruita dopo il terremoto del 1918, ha al suo interno una notevole cappella di pietra scolpita, vero trionfo dell' ornamentazione in pietra serena, dedicata nel 1513 da Papa Leone X alla Madonna. Altre opere d'arte degne di essere ammirate sono: la bellissima acquasantiera del XVI secolo, di marmo bianco decorata con il giglio fiorentino e “ La Madonna del latte”, straordinario dipinto su tavola in legno risalente all’inizio del 1600 |
Usciti dal paesello si transita davanti al cimitero, si segue la strada principale. Dopo una curva a sinistra si passa dal Casetto. Vecchio attrezzo esposto sul prato del Casetto. Zoomata su Trarì di sopra e sotto.
Muzio Muzi, viveva nel podere Trarì ed era una persona schiva e di poche parole. Quest’uomo così dimesso e taciturno però, cullava un sogno grandioso: volare! All’insaputa di tutti si era fabbricato due ali con due grosse pertiche e delle penne di tacchino. Un bel giorno decise che era giunto il momento di tentare: si denudò rimanendo in mutande, si cosparse il corpo di grasso appiccicandovi delle penne e si gettò da un pagliaio che si trovava su un poggetto, convinto che avrebbe potuto volare. Purtroppo il suo volo durò poco ed egli precipitò pesantemente fra sassi e rovi procurandosi la frattura di una gamba, che lo fece zoppicare per tutta la vita. (da un articolo di U. Console, pubblicato sul “Resto del Carlino” il 18 dicembre 1963) |
Valcava. Borgo appartenente alla parrocchia di San Silvestro. Conserva strutture e impianti architettonici settecenteschi. Vi è anche un oratorio, risalente al 1796 e intitolato a Sant’Agata e San Giuseppe. |
Fontechiusi ,fu sede di un castello documentato nel 1105, appartenne ai Conti Guidi di Modigliana, ubicato probabilmente presso l’attuale casa colonica di Fontechiusi di sopra.Già nel 1371 aveva perso importanza e veniva descritto come una villa con venti focolari. |
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