L’anello di Campigno è una tra le più classiche escursioni per salire al Lavane (m 1241), che è la massima elevazione della Valle del Lamone. Campigno è una piccola frazione del Comune di Marradi molto cara al poeta Dino Campana, che qui veniva a riposarsi e per ammirarne le bellezze naturali dei dintorni. C’è la Chiesa, il circolo, un ristorante, qualche casa sparsa e d’estate anche la sagra del cinghiale, insomma uno dei tanti simpatici e tranquilli paesini di montagna. Per arrivarvi, dalla Via Emilia, bisogna risalire la valle del Lamone passando da Brisighella, Fognano, San Cassiano e Marradi. Qui, alla fine del paese, famoso anche per la Sagra delle castagne che si svolge durante il mese di ottobre, si volta a sinistra per Campigno e si segue sempre la strada asfaltata principale che termina alla frazione. Salendo si passa sotto il Poggio delle Scalelle, dove diversi secoli fa avvenne un fatto d’armi.
La battaglia delle Scalelle. Nel luglio del 1358 il comandante di ventura Corrado di Wurttenberg, meglio noto come Conte Lando, fu fatto dirottare dai Fiorentini nella Val di Lamone. Gli abitanti di Marradi dovettero subire i soprusi di questi mercenari, fino al giorno in cui decisero di reagire. I marradesi si appostarono sui balzi lungo lo stretto passo delle Scalelle dove la compagnia doveva passare per recarsi nel senese e la travolsero, con una valanga di macigni e tronchi d’albero, facendo si che molti uomini rimanessero uccisi. Il Conte Lando fu fatto prigioniero dopo essere stato ferito. |
Colonna posta sul lato destro della strada, sotto il Poggio Scalelle, per ricordare l’omonima battaglia. Lapide alla sinistra della strada, di fronte alla colonna.
Lasciata l’auto a metà strada fra Campigno e Farfareta, ci siamo incamminati verso quest’ultimaA Farfareta c’è il bivio. A destra si va al Giogo di Corella col sentiero 541. Noi andiamo a sinistra verso il Monte Lavane col sentiero 533, anche AM (anello di Marradi).
Lasciata l’auto a metà strada fra Campigno e Farfareta, ci siamo incamminati verso quest’ultimaA Farfareta c’è il bivio. A destra si va al Giogo di Corella col sentiero 541. Noi andiamo a sinistra verso il Monte Lavane col sentiero 533, anche AM (anello di Marradi).
La strada sterrata di un tempo è stata cementata per arrivare meglio al castagneto e alle case successive.
Funghi Lycoperdon umbrinum. Zoomata sulla Val Rovino, fra la Busca Piana e il Poggio della Frasca. L’abitato delle Crognole. Dopo le case, lo stradello riprende a salire in mezzo ai prati. Cancello da attraversare. Si entra nella faggeta, dove oggi si può assaporare qualche caldo colore autunnale.
Usciti dal bosco arriviamo alla Baita di Poggio Giuliano. Rifugio sempre aperto, restaurato da poco e molto bene, dalla Provincia di Firenze. Si spera nell’ educazione delle persone che ne faranno uso per mantenere a lungo questa bella realtà.
Lasciamo la baita seguendo i segnavia del CAI su carrareccia, lasciando perdere una scorciatoia per il Taglio della Regina, posta subito dopo la baita.
Faggio bicolore. Ad un certo punto lasciamo la carrareccia per seguire il sentiero che s’inoltra nella faggeta e dopo una breve ma ripida salita giungiamo a Pianporcello alla Capanna del Partigiano. Lapide a ricordo, sul muro Est della capanna.
Il Monte Lavane visto da Pianporcello. Dalla capanna scendiamo alla selletta dove passa il metanodotto. Qui c’è un quadrivio. A destra parte il sentiero 501 per il Monte Peschiena, a sinistra invece il 555 per il Taglio della Regina. Andiamo dritto sul 413 verso la cima del Lavane.
Dopo esser scesi dal Lavane lasciando perdere sulla destra il sentiero per L’Acquacheta, arriviamo sulla strada ghiaiata del metanodotto, sentiero 555. Alla sinistra, ricoperto dalle fronde dei faggi, scorre il Fosso dell’ Arnaio.
Arrivati al Taglio della Regina (balcone panoramico sulla valle di Albero), prendiamo a sinistra il sentiero 523, che in breve ci porta alla capanna dei cacciatori. Il “capannone” è sempre aperto, quindi utile in caso di emergenza, però bisogna lasciare pulito e richiudere. Groviglio di radici di faggio, che di solito sono nascoste dalla terra.
Usciti dalla faggeta e superato in discesa dei lastroni di arenaria, arriviamo al Poggiolo.
Poi di seguito all’ abitato di Magliabecco, dove seguendo la strada che passa vicino al cimitero arriviamo a Campigno di fianco al circolo e alla chiesa.Zoomata sul campanile della chiesa di Campigno. Facciata della chiesa di Campigno.Interno della chiesa.Di fronte alla chiesa c'è la "riva bianca", la bellezza cantata da Dino Campana nel Viaggio a La Verna. Dalla chiesa si scende alla strada principale e si ritorna al mezzo.
Altit. | Tempo | Km. | |
Auto | 616 | 0,00 | 0,0 |
Crognole | 775 | 0,30 | 1,7 |
Baita di Poggio Giuliano | 1023 | 1,10 | 3,2 |
Capanna Partigiano | 1203 | 1,55 | 4,6 |
Monte Lavane | 1241 | 2,05 | 5,2 |
Taglio della Regina-44°00’57”N,11°37’11”E | 1007 | 2,40 | 7,3 |
Poggiolo | 713 | 3,45 | 9,7 |
Campigno | 616 | 4,00 | ---- |
Auto | 616 | 4,10 | 11,0 |
Tempo: ore 4,10 + le soste |
Dislivello: m 700 circa |
Lunghezza: km. 11 circa |
6 commenti:
Ciao, vorrei chiederti in che periodo consigli questa escursione, se ad esempio ci sono molti punti scoperti e quindi sia da evitare il periodo più caldo. Grazie
Ciao "Anonimo", secondo me si può considerare un 60% di coperto e un 40% di scoperto. Ma resta il fatto che il nostro Appennino al colmo dell'estate sia abbastanza caldo perché non raggiunge grosse altitudini.Di contro c'è da dire che l'escursione non è troppo lunga e faticosa, quindi si potrebbe fare anche in estate magari lasciando perdere i giorni + umidi.
Grazie mille Roberto, magari allora aspetterò il mese di settembre, dove sicuramente le giornate saranno più fresche.
Daniele
Oggi finalmente abbiamo fatto questa escursione.Davvero bellissima, anche se comunque abbastanza impegnativa per noi. Grazie per le tue informazioni, sono state preziosissime e certamente continueremo ad attingere dal tuo blog, anche per le prossime escursioni!
Sabato o domenica sono all' acquacheta e se il tempo lo permette provero' a raggiungere il tuo tracciato ..
ciao e grazie
Anna, conosci un villaggio abbandonato in montagna ⛰ qui vicino che mi servono degli stipiti di legno?
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