dal Ponte del Faggio e ritorno dal Fosso di Strabatenza.
Casanova dell’Alpe con i suoi 971 metri d’altezza slm. costituisce la frazione più elevata del Comune di Bagno di Romagna. Situato sul crinale che divide la vallata di Ridracoli da quella di Pietrapazza, il territorio di Casanova è compreso quasi interamente all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, del Monte Falterona e Campigna. Tipico insediamento sorto per per la “fame di terra” che nei secoli passati costringeva molte persone, per sopravvivere, a “roncare” e mettere a coltura interi boschi, la località è posta proprio ai margini della foresta della Lama e confina con le parrocchie di Ridracoli, Pietrapazza e Strabatenza. La chiesa, la canonica, il cimitero e alcune abitazioni costituivano il centro attorno al quale gravitava il piccolo mondo di Casanova, le cui case sparse si trovavano anche all’interno della foresta. La gente che vi abitava viveva di pastorizia, effettuava saltuari lavori per la forestale e si dedicava alla lavorazione del legno e del carbone, come testimoniano anche le numerose aie carbonili poste all’interno della foresta. La parrocchia, di costituzione abbastanza recente (1784), era sovente tenuta dal sacerdote di Strabatenza, mentre la scuola pluriclasse fino al 1960 era ubicata all’interno della canonica. Il nuovo edificio scolastico fu inaugurato nell’anno 1960/61 ma ebbe breve vita quando, già verso la fine degli anni 60 l’esodo aveva fatto di Casanova un villaggio fantasma. Almeno fin verso la fine degli anni 50, Casanova era raggiungibile attraverso strade mulattiere; in quel periodo fu ultimata la costruzione della strada carrozzabile che dal Cancellino, dopo aver attraversato parte della foresta della Lama, giungeva al podere di Romiceto, non distante dalla chiesa. Ai nostri giorni numerose abitazioni sono state ristrutturate e Casanova non è più una piccola località isolata in quanto è raggiungibile non solo dalla strada del Cancellino, ma anche da Santa Sofia –attraverso Poggio alla Lastra e Strabatenza- e da Ridracoli grazie alla sterrata che comincia nei pressi della chiesa. (Articolo di Claudio Bignami, tratto dal libro “IL POPOLO DI CASANOVA DELL’ALPE” di AA.VV.e a cura di C.Bignami-1994)
Ho voluto riportare questo articolo perché mi è piaciuto ed in poche righe dice tutto della zona di Casanova dell’Alpe. E’ una bella escursione molto interessante e neanche troppo lunga. Bisogna fare un po’ d’attenzione ai scarsi e sbiaditi segni quando si inizia a scendere; un pizzico d’avventura non guasta mai. Per arrivare al Ponte del Faggio: Forlì, Santa Sofia, strada del Passo del Carnaio, deviazione per Poggio alla Lastra e dopo circa 12 km. sulla destra c’è l’area pic-nic e il Parcheggio.
Dal parcheggio di Ponte del Faggio si riattraversa il ponte e si va sulla strada, verso Pietrapazza. Fatti pochi metri si volta a destra e ci si infila in mezzo alle case del Ponte della Bottega. Sentiero CAI 211.
Si attraversa il ponte. Sulla destra la Casina del Ponte, dove una volta c’era una bottega coi generi di prima necessità per gli abitanti della zona.
Nell’angolo il cippo della Mulattiera del Bidente,
e quello della Mulattiera di Ridracoli.
Particolare della facciata “Anno Domini 1923 Fece Fare Versari Giovanni”.
La mulattiera inizia salire.
Ca’ Palazzina.
Poco dopo aver superato la casa si lascia il sentiero, che sale a Trappisa, per scendere a sinistra e attraversare il Fosso di Strabatenza sul Ponte delle Fontanine.
Si arriva in un ampio prato che va attraversato per ritrovare il sentiero che corre di fianco al Bidente sotto Ca’ Pomina. Sulla carta escursionistica c’è l’icona del maneggio.
In breve si arriva al Molino delle Cortine. In effetti i molini sono due più una casa d’abitazione, il tutto è stato restaurato. E’ un complesso che merita di essere visitato.
Ci sono anche diverse tabelle che spiegano come funzionavano i mulini e la vita che si svolgeva attorno ad essi. Particolare
Finita la visita al molino, si riprende il sentiero e si passa dalle Cortine di sopra.
Maestà del Trogo.
Subito dopo la maestà, ecco la grande casa de il Trogo. Insediata sulla dorsale del monte.
Il forno, staccato dalla casa, restaurato recentemente.
Il camino della casa.
Dopo una trentina di minuti si arriva alle Fonte della Spungazza. Probabilmente deve il suo nome ad un grosso deposito di Travertino (Spungone) lì nei pressi.
Zoomata sul Poggiolo.
Un ultimo strappo in salita e si arriva a Ca’ Le Fiurle. Nel 1879 vi fu aperta un'osteria.
Un muro che resiste.
Si sale ancora e dopo aver superato un fontanile si sbuca sulla strada forestale a Casanova dell’Alpe. Sulla destra, coi tetti rossi si vede l’ultima scuola. Si va a destra. Sentiero 231.
Cartelli indicatori posti sulla strada proprio di fronte alla fine del sentiero.
Particolare sulla facciata della chiesa.
Il campanile a vela di S. Maria del Carmine.
Sullo spigolo a sinistra della facciata. Km. 12,358 (distanza da Bagno di Romagna).
Si attraversa l’abitato di Casanova dell’ Alpe e…
in cinque minuti si arriva al cimitero, che a differenza delle case è in stato d’abbandono.
Si segue sempre la strada, che ad un certo punto va a destra, lasciando perdere la deviazione per il sentiero 235 a sinistra per Pratalino. Alla fine di un guard rail in legno si lascia la strada per infilarsi a destra, nel bosco, su una traccia che scende ripida. Ad un bivio (quota 771 m), si va a destra, (andando a sinistra in cinque minuti si trova Ca’ Ripastretta) e dopo due minuti si giunge a un fosso, che è da seguire in discesa, a sinistra. Attenzione ai pochi segni bianco-rossi, molto sbiaditi, ogni tanto se ne vede qualcuno.
Bel ponticello sul fosso di Strabatenza. Si continua a scendere. Ad un bivio si va a sinistra sempre seguendo il fosso che è da guadare altre tre volte. A seconda di quant’acqua c’è il sentiero può non essere molto evidente, ma è sufficiente seguire il fosso. Dopo l’ultimo guado il sentiero riprende a salire fino all’innesto sul sentiero 215, sulla sinistra, che proviene da Strabatenza. Si è in vista di Trappisa di Sopra.
Si passa in mezzo alle case e in breve si trova la strada sterrata che proviene da Ridracoli, che si segue in discesa. Subito c’è la Fonte di Guido, Area pic-nic.
Scendendo lungo la strada alla sinistra si trova la grande e bella casa-vacanze di Trappisa di Sotto.
All’ultima curva prima di arrivare al parcheggio del Ponte del Faggio si trova la casa Bottega. Altitud. | Tempo | Km. | |
Ponte del Faggio | 469 | 0,00 | 0,0 |
Molino delle Cortine | 481 | 0,20 | 1,1 |
Ca’Cortine di Sopra | 544 | 0,45 | 1,7 |
Ca’ Il Trogo | 638 | 1,05 | 2,3 |
Fonte della Spungazza | 668 | 1,35 | 3,6 |
Ca’ Le Fiurle | 908 | 2,30 | 5,1 |
Casanova dell’Alpe | 971 | 2,45 | 5,6 |
si lascia la strada-a destra 43°52’08”N, 11°51’49”E | 924 | 3,05 | 6,7 |
bivio Ripastretta- a destra 43°52’13”N, 11°52’01”E | 771 | 3,20 | 7,4 |
Fosso-si va a sinistra | 753 | 3,25 | ---- |
bivio prima di Ca’ I Fondi- a destra | 645 | 3,35 | ---- |
Ca’ I Fondi | 644 | 3,40 | 8,3 |
innesto sul sent.215 | 590 | 4,00 | 9,3 |
Ca’ Trappisa di Sopra | 563 | 4,05 | 9,5 |
Ponte del Faggio | 469 | 4,15 | 10,5 |
Tempo: ore 4,15 + le soste | |
Dislivello: m 500 circa | |
Lunghezza: km. 10,5 |
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