Escursione molto panoramica caratterizzata da frequenti saliscendi. Si svolge sul crinale che divide la valle dell’Ebola da quella del Lamone, sulla destra idrografica di quest’ultimo e per buona parte dell’escursione si cammina sulla traccia del metanodotto interrato diversi anni fa. La ciliegina sulla torta di questa camminata è la visita alla roverella di Ghiozzano, uno dei alberi patriarchi dell’Emilia-Romagna. Non essendo un giro ad anello bisogna servirsi di più auto oppure come in questo caso, dei mezzi pubblici e nella valle del Lamone, fino a Crespino, il treno è utilissimo. Io e Massimo abbiamo scelto di camminare in direzione di Fognano, in quanto c’è qualche treno a disposizione in più che a San Cassiano, ma comunque è fattibile anche nell’altro senso. Usciti dalla stazione di San Cassiano si va a destra lungo la strada che porta al paese, che è da attraversare tutto.
Poco oltre la chiesa, in una curva a sinistra della strada provinciale, si volta a destra in via Scampelluccio e si scende fino ad attraversare il fiume Lamone.
Dopo il fiume la strada inizia a salire e la vista si apre sulla valle e sui monti circostanti, fino ad arrivare a casa Le Piane, annunciate da una bella quercia.
Si lascia la strada asfaltata e seguendo il segnavia posto sul primo edificio delle case si sale ad un piccolo crocevia, dove oggi (12 nov.) c’è una mancanza assoluta di indicazioni.
Al crocevia si tiene la sinistra, che sale leggermente e fatto un centinaio di metri si ritrovano i segni bianco-rossi del CAI. Il panorama si amplia.
La Vena del gesso.
Dopo aver superato il Monte Rigonzano, si scende alla strada sterrata che sale da Sant’Eufemia. La si segue un po’ a destra,ma fatti pochi metri i segni portano sul crinale a sinistra.
Ramo di Rosa canina.
Il sentiero riprende seguendo il tracciato del metanodotto e con vari saliscendi si supera Monte Tura, Monte del Tesoro e Monte Ronco. Ai piedi del Monte del Tesoro c’è un quadrivio. Se si vuole evitare la cima del monte, invasa dalle ginestre e quindi poco agevole, si prende la carrareccia di destra e si ritrovano i segni in seguito.
Dalla cima di Monte Visano si scende alla strada che giunge da Fognano, qui, seminascosta da grandi cipressi, si trova un’edicola circolare. Il sentiero scende dietro di essa.
Enorme e bellissima Roverella (Quercus pubescens), di certo la più grande della Valle del Lamone,. Alcuni testi la citano al secondo posto, per dimensioni, a livello regionale. Le misure: circonferenza 5,40 m, altezza 27 m, ma soprattutto diametro della chioma 34 m, per cui la figura risulta "più larga che alta" e il portamento imponente, fanno di questa quercia un autentico colosso. Come età dovrebbe avvicinarsi ai 200 anni. |
Quota | Tempo | Km. | |
Stazione di San Cassiano | 220 | 0,00 | 0,0 |
Via Scampelluccio | ---- | 0,10 | --- |
Le Piane | 533 | 1,00 | 4,1 |
incrocio | 550 | 1,05 | --- |
Monte Rigonzano | 626 | ---- | --- |
strada sterrata | 562 | 1,45 | 6,2 |
Monte di Tura | 554 | ---- | --- |
incrocio sotto il Monte del Tesoro | 450 | 2,30 | 8,5 |
Monte del Tesoro | 491 | ----- | --- |
Monte Visano | 447 | 3,20 | 10,5 |
roverella di Ghiozzano | 184 | 3,45 | 12,0 |
Stazione di Fognano | 130 | 4,15 | 13,7 |
Tempo: ore 4,30 + le soste |
Dislivello: m 500 in salita – m 600 in discesa, circa |
Lunghezza: km. 13,7 (da GPS) |
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