Escursione sui calanchi e sui gessi del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola. Pur non essendo il crinale principale della Vena del Gesso è una camminata, molto panoramica e varia, da fare esclusivamente col terreno asciutto, altrimenti l’argilla che si attacca alle suole delle pedule, rende inutile il carro-armato delle stesse. In salita si scivola e gli scarponi diventato pesanti. Il giorno dell’escursione era molto bagnato, così invece di rifare il sentiero dell’andata, siamo scesi a Borgo Rivola dove il bus di linea ci ha riportato a Riolo T. Per gli orari clicca qui. Via Fornace, da dove inizia l’escursione, è la prima strada a sinistra dopo lo stabilimento delle terme. Per saperne di più sulla Vena del Gesso: www.parcovenadelgesso.it/ - www.venadelgesso.org/index.html
Toponimo | Quota | Tempo | Km. |
Riolo Terme-Via Fornace | 65 | 0,00 | 0,0 |
Bivio Ca’ Possessione | 106 | 0,10 | 0,5 |
Sella Colle Casette | 223 | 0,45 | 2,3 |
Monte Casazza | 288 | 1,10 | 3,3 |
Bivio - sentiero 513 | 309 | 1,50 | 4,8 |
Chiesa di Monte Mauro | 473 | 2,20 | 6,3 |
Bivio Ca’ Castellina | 323 | 2,35 | 7,6 |
Ca’ di Sasso v. | 289 | 3,40 | 10,1 |
Crivellari | 239 | 3,50 | ---- |
Borgo Rivola | 118 | 4,10 | 12,4 |
Tempo: ore 4,10 + le soste |
Dislivello: m 500 circa |
Lunghezza: Km. 12,4 |
Dal parcheggio di via Fornace, si prende una carraia che in leggera salita oltrepassa una sbarra di metallo e giunge ad un bivio.A sinistra c’è la casa Possessione. Si va a destra. La strada, in piano, taglia in due uno splendido vigneto.Alla fine della piantagione si curva a sinistra e si comincia a salire. Dopo aver costeggiato un invaso per la raccolta delle acque si giunge ad una selletta segnalata anche da due alberelli. Si svalica e fatti pochi metri si lascia perdere la strada a sinistra per andare a destra, lungo il bordo di un campo, che è da costeggiare tutto, fino a ritrovare la traccia del sentiero in prossimità dl Monte Casazza. E’ un tratto di percorso non molto segnato, ma intuitivo. Sull’argilla gli animali che frequentano questi luoghi, lasciano le loro tracce. Arrivati in cima ad una collinetta c’è un bivio. A sinistra si va verso la casa denominata Le Casecchie, in posizione molto panoramica. A destra è il percorso che si deve seguire.Questo tratto è molto bello, ma da percorrere con attenzione perché è abbastanza stretto e ci sono i precipizi da entrambi i lati. Uno sguardo all’indietro verso Le Casecchie. Verso il Monte della Casazza, con sullo sfondo Monte Mauro. Sul crinale si vede la rinnovata canonica della chiesa di Monte Mauro. I calanchi. Dall’argilla dei calanchi si perviene ad una strada che porta a un bivio col sentiero CAI 513. A sinistra si vede Ca’ Canovetta e si va verso Zattaglia, invece a destra si sale verso Monte Mauro. Ca’ Castellina, dove nei pressi si trova il bivio per Borgo Rivola. In breve si arriva alla chiesa di Monte Mauro.Santa Maria in Tiberiaco, recentemente restaurata. Fu Pieve di grande rilevanza dal XII al XV secolo. Il campanile è l’unico della Romagna costruito con blocchi di gesso. Dalla chiesa in 10 minuti si può arrivare alla cima di Monte Mauro. Dopo la sosta si ritorna sui propri passi fino al bivio di Ca’ Castellina. A questo punto si può rifare il sentiero dell’ andata voltare a sinistra sul sentiero 513. Un cartello indica Ca’ Faggia a 30’. I ruderi di Ca’ Faggia. Questa è una foto del 2008, adesso ci sono solo i cumuli delle pietre. Dopo un bel percorso in mezzo al bosco si arriva a Ca’ Sasso vecchio.Qui si prende la strada che scende alla sinistra della casa.In breve si arriva al borgo dei Crivellari. Casa di gesso. Dal borgo si prende la strada asfaltata che porta a Borgo Rivola.
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