Il toponimo Calamita ha origine dalla magnetite, il minerale di ferro di cui sono ricche le miniere locali. Il Monte Calamita è un promontorio-penisola che si trova nel Comune di Capoliveri, nella parte S-E dell’isola. Ci sono diversi sentieri che lo percorrono, ma i segnavia sono molto scarsi, anzi direi inesistenti, comunque con in mano la carta del Parco dell'Arcipelago Toscano si va, bisogna stare un po’ attenti, pericoli di perdersi non ce ne sono, perché il monte è come un panettone circondato in basso da una strada, quindi da qualunque parte vai giù la trovi, ma resta il fatto che rischi di camminare per delle ore e non arrivare alla meta prefissata.
Toponimo | Posizione | Quota | Tempo | Km. |
Capoliveri | 42°44’35”N,10°22’50”E | 165 | 0,0 | 0,0 |
Trivio | 42°43’59”N,10°23’36”E | 356 | 0,40 | 1,9 |
Grosso incrocio | 42°43’55”N,10°25’02”E | 286 | 2,05 | 4,5 |
Punta di Buzzancone | 42°44’33”N,10°25’20”E | 22 | 2,40 | 6,8 |
Sassi neri | 42°44’18”N, 1025’36”E | 0 | 3,00 | 7,8 |
Fattoria Ripalte | 42°43’37”N,10°25’28”E | 202 | 4,00 | 10,5 |
Capoliveri | 165 | 6,20 | 20,5 |
Tempo: ore 6,20 + le soste |
Dislivello: m 570 circa |
Lunghezza: km. 20,5 |
L’escursione ha inizio dalla piazza del Municipio di Capoliveri, a sud del paese. Ci sono i cartelli indicatori che invitano a camminare su una stradina che dopo un po’ diventa sterrata. Si sale e alla sinistra c’è una bella veduta di Porto Azzurro.
Cisto marino e Lavanda selvatica.
Si arriva ad un grande trivio e si imbocca la carrareccia centrale.Orchidea “bocca di gallina”.Dopo aver lasciato le antenne sulla destra, si continua sul “sentiero” principale in mezzo alla pineta, lasciando perdere tutte le deviazioni da ambo le parti fino a giungere ad un grosso incrocio con almeno 5 strade. Si scende sul secondo stradello a sinistra.Zoomata su Porto Azzurro, Forte Longone e Forte Focardo. Dopo una lunga discesa si arriva su uno stradello nei pressi di Punta di Buzzancone, che, a sinistra porta a Capoliveri, invece il nostro itinerario va a destra, giungendo in breve… sopra il laghetto che si è formato dove c’era la miniera dei Sassi neri. Rimanenze della miniera.C’è uno stradello che porta alla spiaggia, oppure si può scendere a vista facendosi largo fra le ginestre. I Sassi neri.Ritornati sul polveroso stradello principale, si riprende l’itinerario stando alti, sul mare, da cui ci si allontana progressivamente fino a giungere alla Fattoria Ripalte. Vite selvatica. Enorme pianta di Fico d’India alla Fattoria. Usciti dal grande complesso della Tenuta Ripalte, si passa davanti alla strada che scende alla costa dei gabbiani, chiusa da una sbarra e con divieto di passaggio e si prosegue sulla strada principale che dopo circa 10 km. arriva a Capoliveri. E’ una strada adatta più adatta ai bikers che agli escursionisti, però i panorami mozzafiato e il profumo delle ginestre fan si che la gambe vadano da sole mentre gli occhi e la mente sono impegnati altrove. Altra cosa da non dimenticare è che si transita praticamente in mezzo alla interessante e vecchia miniera di Calamita. Cala Remaiolo. Capoliveri
Cisto marino e Lavanda selvatica.
Si arriva ad un grande trivio e si imbocca la carrareccia centrale.Orchidea “bocca di gallina”.Dopo aver lasciato le antenne sulla destra, si continua sul “sentiero” principale in mezzo alla pineta, lasciando perdere tutte le deviazioni da ambo le parti fino a giungere ad un grosso incrocio con almeno 5 strade. Si scende sul secondo stradello a sinistra.Zoomata su Porto Azzurro, Forte Longone e Forte Focardo. Dopo una lunga discesa si arriva su uno stradello nei pressi di Punta di Buzzancone, che, a sinistra porta a Capoliveri, invece il nostro itinerario va a destra, giungendo in breve… sopra il laghetto che si è formato dove c’era la miniera dei Sassi neri. Rimanenze della miniera.C’è uno stradello che porta alla spiaggia, oppure si può scendere a vista facendosi largo fra le ginestre. I Sassi neri.Ritornati sul polveroso stradello principale, si riprende l’itinerario stando alti, sul mare, da cui ci si allontana progressivamente fino a giungere alla Fattoria Ripalte. Vite selvatica. Enorme pianta di Fico d’India alla Fattoria. Usciti dal grande complesso della Tenuta Ripalte, si passa davanti alla strada che scende alla costa dei gabbiani, chiusa da una sbarra e con divieto di passaggio e si prosegue sulla strada principale che dopo circa 10 km. arriva a Capoliveri. E’ una strada adatta più adatta ai bikers che agli escursionisti, però i panorami mozzafiato e il profumo delle ginestre fan si che la gambe vadano da sole mentre gli occhi e la mente sono impegnati altrove. Altra cosa da non dimenticare è che si transita praticamente in mezzo alla interessante e vecchia miniera di Calamita. Cala Remaiolo. Capoliveri
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