Il Monte Massicaia ( o Artello) è una delle massime cime, assieme al Monte Falco-Falterona e al Monte Acuto che contornano la conca dove è situato il paese di Castagno d’Andrea, famoso per aver dato i natali al pittore Andrea del Castagno. Dalla prateria della sua vetta, con condizioni meteo buone,si gode di un grandioso panorama circolare sulla maggior parte dei monti della Toscana. E’ una escursione con un certo dislivello, abbastanza lunga e quindi non adatta a tutti. Eventualmente si può accorciare di qualcosa facendo un giro ad anello con base a Castagno e poi andare a vedere la cascata con l’auto. Per arrivare al paese di Castagno, bisogna percorrere la SS 67 tosco-romagnola fino a San Godenzo, dove si volta: a sinistra per chi proviene dal Passo del Muraglione, a destra per chi proviene da Firenze. La frazione di Caprile, punto di partenza del giro, si trova circa 3 km. prima di Castagno. La carta escursionistica che serve è quella del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi in scala 1:25000 edita dalla S.EL.CA.
Toponimo
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Posizione
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Quota
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Parz.
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Km.
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Caprile- sent.20 |
N43 54 36 E11 38 59
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573
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0,00
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0,000
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Ficciana |
N43 54 38 E11 38 38
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620
|
0,15
|
0,740
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Bivio S.Niccolò |
N43 54 33 E11 38 12
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613
|
0,35
|
1,500
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Incrocio | N43 54 13 E11 38 32 |
731
|
0,55
|
2,350
|
Le Croci | N43 54 11 E1 138 32 |
740
|
1,00
|
2,450
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I Piani | N43 53 53 E11 38 22 |
867
|
1,20
|
3,550
|
Crinale –soft 1 | N43 53 43 E1 137 23 |
1076
|
2,15
|
5,750
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Monte Massicaia | N43 52 57 E11 38 39 |
1363
|
3,35
|
8,550
|
Bivio-sent.00 | N43 52 41 E11 39 09 |
1327
|
4,00
|
9,500
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Colla di Castagno |
1250
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4,15
|
10,200
| |
Castagno d’ Andrea | N43 53 43 E11 39 37 |
755
|
5,20
|
13,200
|
Dev. x cascata- 6D | N43 54 19 E11 39 16 |
601
|
5,50
|
15,200
|
Cascata di Calabuia | N43 54 30 E11 39 12 |
552
|
6,15
|
15,770
|
Caprile |
573
|
6,35
|
17,000
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Tempo parziale: ore 6,35 + le soste | ||||
Dislivello: m 1000 circa | ||||
Lunghezza: km. 17,000 |
Superata la piccola frazione di Caprile, sulla destra, in uno slargo, inizia il sentiero n° 20. Imboccato il sentiero si passa davanti ad una casa con qualche cagnetto rumoroso e in breve si arriva alla Chiesa di Ficciana.
Chiesa di Santa Maria a Ficciana. Non si hanno notizie certe sulla fondazione della chiesa, costruita a lato di un forte detto Ficciano. Fin dal 1276 faceva parte del piviere, vale a dire della zona di giurisdizione territoriale, di San Bavello. Nel 1299 era già tra le chiese della Diocesi fiesolana; in seguito fu patronato dei Padri Serviti della SS. Annunziata. Il complesso è costituito dalla chiesa con tetto a capanna, da un bel campanile e dalla canonica, il tutto con paramento murario in pietra a vista. All’ interno c’è un elegante altare di fine '600, probabile opera di maestranze locali.
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Per riprendere il sentiero bisogna tornare leggermente indietro e voltare a destra. Si gira a mezzacosta quasi in piano e dopo aver doppiato un crinalino, si vede sulla destra la Chiesa di San Niccolò a Casale. Si arriva ad un bivio nei pressi del cimitero e il sentiero 20 va a sinistra in ripida salita sul crinale doppiato in precedenza. Lo strappo è breve e porta ad incrociare una strada sterrata. che a sinistra, sale dal paese di Castagno, mentre a destra, scende a quello di Casale. Si prosegue dritto, nel frattempo il sentiero è diventato uno stradello carrabile. In breve si arriva alla grande casa de Le Croci, la si supera e si continua sullo stradello, a dir la verità un po’ monotono, ma che porta ad uno splendido castagneto in maniera abbastanza dolce. Avviso per i troppo furbi! Al centro del castagneto si trovano i ruderi di Ca’ I Piani. Si riprende e poco dopo lo stradello diventa quasi una pietraia. Sembra il letto di torrente in secca, ma probabilmente è un residuo della grande frana che seppellì Castagno nel 1335. Dopo una bella salita si arriva sul crinale e ci si incammina a sinistra sul sentiero SO.F.T. 1 (Sorgenti Firenze Trekking), lungo la traccia del metanodotto. Siamo nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. I prati di Pian del Vaio, sullo sfondo il Massicaia. Le evoluzioni di un silenzioso aliante in un cielo sempre più cupo. Segnavia CAI.Il Monte Massicaia, la cui cima è chiamata Artello dai locali.Dalla croce del Massicaia, il Monte Acuto,il Falterona e le Balze delle Rondinaie. I bombi al lavoro nel Cirsio lanoso. Un giovane capriolo. Scesi dal Massicaia si perviene ad un grosso incrocio. Il nostro sentiero va a sinistra pochi metri dopo e prende il n° 00 (che non è quello del crinale spartiacque fra Tirreno e Adriatico).Si cammina nella faggeta, poi alla Colla di Castagno c’è un bivio con cartello che indica Castagno d’Andrea, sentiero 18, si va a sinistra. Si scende paralleli a un bel torrente, si sfiora una conca e in prossimità della strada del Borbotto, il sentiero piega a sinistra e in breve si perviene alle prime villette di Castagno d’Andrea.
Oratorio della Madonna. Il piccolo oratorio dedicato alla Vergine venne costruito su un tabernacolo preesistente situato vicino alla chiesa di Castagno, nella località detta dagli abitanti del paese "Ruota"; questo ospitava fin da tempi remoti un affresco di rilievo. Il tabernacolo venne trasformato in chiesa nel 1748; nel 1796 fu aggiunto il loggiato a padiglione che accoglie il fedele all'entrata di questo piccolo ma prezioso luogo di fede.
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Praticamente si attraversa tutto il paese, poi all’altezza della chiesa di San Martino si va a destra sulla strada che conduce a San Godenzo. Grosso castagno con immagine sacra. Dopo aver percorso circa 2 km. dal centro del paese, prima di un ponte, si volta a destra sul sentiero 6D che porta alla cascata di Calabuia.Cascata di Calabuia. Cliccare sulla foto per vedere un breve filmato.
Ritornati sulla strada asfaltata si va a destra e in breve si arriva a Caprile.
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