Domenica 28 agosto con l’Anna siamo saliti al crinale spartiacque appenninico, lungo la vecchia mulattiera che da Verghereto conduceva a Bibbiena. Chiaramente della massicciata della mulattiera ne è rimasta poca, ma rimane comunque un bel giro, in quanto si transita da luoghi con un certo fascino, come l’antico paesino di Montione, la Buca del Tesoro con la sua leggenda, il Passo Rotta dei Cavalli, antico valico tra Romagna, Massa Trabaria e Toscana e da non dimenticare la faggeta del crinale, che nei giorni di caldo dispensa ombra e frescura. Il toponimo Verghereto sembra derivi dal fatto che gli antichi abitanti cacciarono San Romualdo a “vergate”. Per l’escursione è utile la carta dei sentieri n° 19 “Comune Bagno di Romagna” in scala 1:25000 del IGA. Verghereto si raggiunge comodamente con la superstrada E 45, sia dalla Romagna, che dalla Toscana. Per i dati Garmin, clicca qui.
Toponimo
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Posizione
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Quota
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Tempo
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Km.
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Verghereto - sent.173 | N43 47 34.4 E12 00 14.1 |
810
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0,00
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0,00
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Ponte sul Savio | N43 47 15.8 E11 59 56.3 |
685
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0,25
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1,00
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Montione | N43 47 06.8 E11 59 35.5 |
775
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0,45
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1,70
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Ponte del Vado | N43 46 58.8 E11 59 09.6 |
678
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1,00
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2,35
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Bivio con 175a | N43 46 57.2 E11 59 10.6 |
678
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1,05
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2,40
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Ca’ Vado | N43 46 46.1 E11 59 00.8 |
758
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1,20
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3,00
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Bivio | N43 46 45.0 E11 58 53.0 |
779
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1,25
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3,20
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Ca’ di Vico | N43 46 42.7 E11 59 03.1 |
751
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1,30
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3,55
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Santa Lucia | N43 46 37.3 E11 59 03.0 |
737
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1,40
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3,80
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P.so Rotta dei Cavalli-"00" | N43 46 08.5 E11 58 23.4 |
1172
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2,45
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6,15
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Buca del tesoro | N43 45 59.4 E11 58 39.3 |
1153
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2,55
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6,70
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Poggio 3 Vescovi-"00" | N43 45 42.7 E11 59 11.2 |
1232
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3,15
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7,60
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Bivio x il Brocco | N43 46 16.3 E12 00 08.2 |
1040
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4,15
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10,1
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Montione | N43 47 06.8 E11 59 35.5 |
775
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5,15
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13,2
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Verghereto | N43 47 32.4 E12 00 10.6 |
810
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5,50
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14,7
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Tempo: ore 5.50 + le soste |
Dislivello: m. 950 circa |
Lunghezza: Km. 14.700 |
Estratto della carta topografica 19 “Comune Bagno di Romagna”. Per gentile concessione dello Istituto Geografico Adriatico di Longiano-FC. Dal parcheggio si attraversa il paese, passando anche davanti alla chiesa dedicata a San Michele Arcangelo.
Si tiene la stradina di sinistra ed in prossimità di un lampione inizia il sentiero CAI 173, era l’antica mulattiera che collegava Verghereto con Bibbiena.
Il sentiero scende fino ad attraversare il Savio su un ponte, dove alla fine c’è una celletta.
Il greto del fiume, purtroppo in secca, in questo punto si chiama ancora Fosso Grosso. Celletta con Madonna e lapide, in cui figura la data 1829. Il sentiero inizia a salire su arido galestro, fino ad infilarsi nel bosco in prossimità di una maestà. Sempre in salita si giunge a Montione.
L'oratorio di San Pietro a Montione è documentato già dal 1296. Nel 1602 è restaurato da Francesco di Matteo di Montione, come si rileva dall'iscrizione scolpita sulla facciata: ANNO D.NI 1602 FRAN. MAT. HO. OP. EREXIT.Nel 1608 è dedicato alla Madonna. All’interno, un restauro ha rinvenuto un brandello d’affresco di un pittore itinerante tardo gotico che raffigura la Madonna che allatta il Bambino con accanto San Sebastiano.
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Dopo il ponte c’è un bivio, si va a sinistra, lasciando a destra il sentiero 175a. Un tratto ben conservato dell’antica mulattiera. In breve si arriva a Ca’ di Vado. La scala di accesso alla casa.
Dopo la casa il sentiero piega a sinistra giungendo alla strada sterrata che arriva dai pressi di Montione. A questo punto i segnavia portano a destra, ma noi siamo andati prima a sinistra lungo la strada per vedere Ca’ di Vico e la Chiesetta di Santa Lucia, poi siamo ritornati sul sentiero segnato. I ruderi di di Ca’ di Vico. E quelli di Santa Lucia.
Piccola cappella in pietra con tetto in lastre risalente al 1700. All'interno altare con ceramica della Madonna. L'Oratorio reca incisa sulla porta la data 1753.(Dati ricavati da Internet, ma dei quali non è rimasta traccia.) |
Passo Rotta dei Cavalli. Antica mulattiera che univa Verghereto a Bibbiena attraversando l'appennino a mt. 1168. Via di comunicazione tra Romagna, Massa Trabaria e Toscana è oggi ridotta a sentiero accidentato. |
1 commento:
E' un giro meraviglioso, anche se un po' traditore. Ricordo di aver festeggiato la rotta dei cavalli con porchetta e vino rosso. Peccato che il crinale verso i Tre Vescovi sia arcigno e tormentato quasi quanto la salita al passo...
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