lunedì 26 settembre 2011

L’anello del fosso di Spugnolo

da Spescia a Poggio Montironi e ritorno dal Castello.
31 agosto 2011
Siamo nella zona di Santa Sofia nella valle del Bidente, fiume in cui si getta il Rio Sasso, appena formato dal fosso di Panicaglia e dal fosso di Spugnolo. Questa è un escursione abbastanza conosciuta, ma rimane in una zona tra le meno frequentate dagli escursionisti. Comunque il giro è bello e la cima di Poggio Montironi è altamente panoramica. Per giungere al punto di partenza di questo anello bisogna andare a Santa Sofia, poi dalla piazza del paese prima di arrivare alla strada che porta a Corniolo si gira a destra su una stradina che rimane nascosta fra due case, era l’antica “strada fiorentina” che da Galeata conduceva a Premilcuore e poi a Firenze; cose di altri tempi! Una volta imboccata la strada si procede su di essa per circa 4,5 km.,si passa Camposonaldo e Calci, quindi si lascia l’auto appena passato un tornantino in prossimità del ponte di Gorgamaggio. Fra il tornante e il ponte sulla sinistra sbuca il sentiero del ritorno di questa gita. Ci sono i segnavia in legno. L’escursione si può vedere sulla carta del Parco delle Foreste Casentinesi, scala 1:25000, ma ancora meglio è quella dei “Sentieri del circuito Val Bidente e Val di Rabbi” in scala 1:30000, è più precisa.
Toponimo
Posizione
Quota
Tempo
Km.
Curva dopo Calci N43 57 11.4  E11 52 07.1      443       0.00
0.000
Ca’ Capanna
N43 57 12.1  E11 51 52.6
465
0.15
0.600
Chiesa di Spescia
N43 57 15.1  E11 51 49.8
472
0.20
0.800
Bivio-a sx su 273
N43 57 23.6  E11 51 35.7
543
0.30
1.260
Innesto su 301-a sx
N43 57 31.1  E11 51 03.6
725
1.10
2.660
Maestà
N43 57 15.6  E11 50 20.3
807
1.40
3.860
Poggio Montironi
N43 56 41.6  E11 49 45.3
1004
2.25
5.560
Bivio – si va a dx
N43 56 37.7  E11 49 28.5
957
2.30
6.000
Rifugio Pinone
N43 56 39.5  E11 49 17.7
961
2.35
6.270
Ca’ Centonoci-271
N43 56 32.9  E11 50 09.3
864
3.05
7.970
Bivio a sx  fuori 271
N43 56 34.5  E11 50 26.5
840
3.15
8.420
Ca’ Collinaccia
N43 56 24.2  E11 51 29.5
685
3.40
10.220
Ca’ Alpicella
N43 56 40.3  E11 51 25.0
701
3.55
10.420
Castello di Spescia
N43 56 53.7  E11 51 49.9
625
4.10
10.900
Ca’ ???
N43 57 08.0  E11 51 56.9
474
4.25
12.630
Ca’ Poggiolino
N43 57 10.6  E11 52 06.6
435
4.40
13.620
Strada - auto
N43 57 12.4  E11 52 06.1
437
4.45
13.700
Tempo parziale  ore 4.45 + le soste
Dislivello  m 780 circa
Lunghezza  km. 13.700
I dati della tabella si riferiscono al giro effettuato passando dalla scorciatoia.




Cimitero di Spescia Dopo aver lasciato l’auto ci  si incammina sulla strada asfaltata arrivando dopo poco all’abbandonato cimitero di Spescia. L’erba è alta, ma ai muri è stato fatto un restauro conservativo.Ca' CapannaSi continua transitando di fronte a Ca’ Capanno.micio Uno dei tanti gattini della casa.

Spescia In breve si giunge alla sconsacrata chiesa di Spescia, dedicata ai SS. Fabiano e Sebastiano. Chiusa, recintata e la canonica è abitata.10Superato Spescia, il 273 sale ancora per una decina di minuti e poi volta a sinistra, lasciando così l’asfalto.
La croce è in memoria di due persone uccise in quel luogo nel 1944. Sembra che al posto della croce fino a qualche anno fa ci fosse una maestà che è stata rubata.innestosu 301Si perviene all’innesto sul sentiero 301, anche S.A.(Sentiero Alpini) e GCR (Grande Circuito della Romagna), si va a sinistra. Dopo poco al culmine di una salitina, il sentiero piega a  destra,  percorre un tratto di bosco ed esce su di  un prato, in leggera discesa, dove la vista spazia sulla Valle del Fantella. Torre di MontaltoZoomata sulla Torre di Montalto.cippoMaestà in ricordo di una persona morta causa un incidente di caccia.cippoUn lato della Maestà.da Poggio MontironiSi riprende a salire e si arriva a Poggio Montironi, da dove si gode un bellissimo panorama a 360°.Castellonchio Zoomata sui resti di Ca’ Castellonchio, che rimane in basso a destra, nella valle del fosso dei Fangacci. Si scende dal Poggio su una cresta di galestro arrotondata dagli agenti atmosferici e dopo aver superato un’altra piccola altura si giunge al bivio con il sentiero 271, che si percorrerà al ritorno. Si va dritto e in 5 minuti si giunge al rifugio Pinone, luogo adatto ad una sostaRif.PinoneRifugio Pinone.CampocentonociSi ritorna sui propri passi e lasciando a sinistra il sentiero da dove si è venuti  si scende sulla strada sterrata, si transita davanti a  Ca’ Centonoci, in alto a sinistra, in capo a dieci minuti si arriva ad una traccia che parte sulla sinistra, c’è il segno bianco-rosso su un alberello.Da qui ci sono 2 possibilità: la prima è di continuare a seguire la strada, la seconda è di seguire la traccia a sinistra, però quando questa più avanti curva a sinistra, la si lascia per andare dritto su traccia non segnata, si supera un’ altura e poco dopo si ritrova il sentiero CAI nei pressi della Collinaccia. Chiaramente il secondo percorso è un po’ più corto e meno monotono della strada, però bisogna prestare attenzione.Ca' Collinaccia I ruderi della Collinaccia.Ca' AlpicellaDopo la Collinaccia il sentiero fa un ampia curva a sinistra, passa in mezzo ad una abetaia e sbuca presso i ruderi di Ca’ Alpicella.Castello di Spescia Nel giro di 15 minuti si giunge al castello di Spescia.
La prima notizia di Castrum Spessie, nominato anche Spissie, risale al 1142, allorché era soggetto a Martino di Spescia. Nel 1179 Alessandro III lo concesse all’ Abbazia dell’ Isola, ma tornò in possesso degli originari signori poiché, nel 1330, lo teneva Alberico di Spescia. Nel 1371 apparteneva a Rinaldo di Acquabelli, dal quale poi passava ai Gentili i quali nel 1404, lo vendevano al Comune di Firenze. Venti anni dopo venne occupato dalle milizie del Visconti, saccheggiato e devastato. Recuperato dai fiorentini, seguì poi sempre le sorti del comune toscano. Castello di Spescia è un casale abbarbicato sullo sperone di roccia che si protende sul rio di Sasso. (Da rocche e castelli di Romagna di AA.VV.-vol.2-pag.410)
particolareParticolare del portale ad arco della casa, due anelli con la data 1790.Oratorio al CastelloOratorio al castello.
In origine era l’Oratorio dedicato a  S. Antonio da Padova. Distrutto dal terremoto nel 1661 fu ricostruito nel 1665 e dedicato a S.Giuseppe. Distrutto da un’ altro terremoto nel 1918, fu ricostruito nel 1926.
Il sentiero ridiventa strada sterrata prosegue in discesa e dopo una curva piega nettamente a sinistra infilandosi nel bosco. Si giunge ad una casa che si lascia sulla destra, in breve si attraversa il ponticello sul Rio Sasso e transitando da Ca’ Poggiolino si arriva sulla strada principale che proviene da Santa Sofia.PoggiolinoCa’ Poggiolino.

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