venerdì 13 gennaio 2012

Tredozio - dal Castellaccio a Pereta

31 dicembre 2011
A distanza di poco tempo sono tornato, insieme all’ Anna, nella valle del Tramazzo. Anche perché, di solito, quando sono venuto da queste parti, ho percorso i sentieri più in alto, dentro il Parco delle Foreste Casentinesi e quindi ho sentito il bisogno di rinfrescare la memoria di questi itinerari attorno al simpatico paese di Tredozio.  Comunque ai ruderi del Castello di Tredozio non c’ero mai andato e quindi per me è stata una scoperta. Il tragitto per arrivare a Tredozio si può veder nel post precedente, così come le carte utili per questa escursione, che non è molto lunga e si può effettuare anche in una mezza giornata, ma per godersela di più è consigliabile portarsi il panino  e prendersela comoda. Il sentiero inizia alla fine del paese all'incrocio fra la strada che sale al valico di Monte Busca e quella che a destra porta verso il Lago di Ponte.
Toponimo
Posizione
Quota
Tempo
Km.
Tredozio- sent.569
N44 04 35  E11 44 27
336
0.00
0.00
Castellaccio
N44 04 19  E11 44 36
483
0.25
0.90
Ca’ Casalino di sotto
N44 04 19  E11 44 25
425
0.45
1.20
Ca’Falcone
N44 03 58  E11 44 23
515
1.10
2.20
Ca’ Palazzina
N44 03 53  E11 44 03
549
1.25
2.80
Ca’ I Monti
N44 03 29   E11 44 08
633
1.45
3.80
Dev. a sx-si lascia il 569
N44 03 29  E11 44 46
627
2.10
5.20
Dev. a sx x Pereta-sent.515
N44 03 22  E11 45 26
605
2.30
6.60
Chiesa di Pereta
N44 03 36  E11 45 28
573
2.45
7.30
Villa Cognolo
N44 03 50  E11 45 16
494
3.00
8.10
Ca’ Val di Rio
N44 04 00  E11 45 11
445
3.05
8.50
Strada asfaltata-si va dx
N44 04 15  E11 44 47
389
3.30
9.20
Tredozio
N44 04 35  E11 44 28
336
3.40
10.0
Tempo           ore  3.40 + le soste
Dislivello        m 500 circa      
Lunghezza     Km. 10.00
TRACCIA PER GPSPonte sul Tramazzo A sinistra del ponte, di fronte al forno, inizia il sentiero 569.


sul 569 Si va verso i lavatoi e dopo la cabina ENEL si volta a sinistra, fatti pochi metri il sentiero piega a destra.pinetaDopo una curva c’è la deviazione a sinistra per andare al Castellaccio. Si cammina in una bella pineta.14 In breve si arriva al pianoro dove ci sono i pochi ruderi rimasti del Castello.Castellaccio Nel 1982 è stata scoperta l’esistenza di un disegno raffigurante il Castellaccio, opera di E. Liverani del 1848. (Notizia e foto tratte dal libro di C.Martelli “Tredozio ieri e oggi”, del 1984, edito dalla Cassa Rurale e Artigiana di Faenza.

Il primo documento che testimonia la presenza del castello di Tredozio (Castrum Treudacium) è del 925. Come tutte le costruzioni tipicamente medioevali, anche il 'Castellaccio' doveva essere di aspetto piuttosto imponente poiché costruito con solidi muri in calce e pietra. Di forma ottagonale, nel punto centrale era posta la torre alta 17 metri attorno al deposito delle armi e munizioni, di fianco la Chiesa di S. Maria Maddalena e poi la Casa del Conte. Già a metà del 1800 Castrum Treudacium era ridotto a rudere, come dimostrano i disegni di Liverani (biblioteca Forlì).
Di quello che un tempo era stato il punto di forza dei Conti Guidi prima e una testa di ponte fiorentina poi, ora non restano che le fondazioni ed alcuni locali interrati adibiti a cisterne.(dal sito del Comune di Tredozio)
La rocca era anche chiamata ' Castello dell' Aquila'


Castellaccio Entrata della cisterna per la raccolta dell’acqua.Castellaccio Interno della cisterna.Castellaccio Una piccola porzione di muro ancora in piedi.Castellaccio Feritoia.                                                                                            Ritornati sul sentiero principale si sale attraverso un prato in direzione di un palo di cemento con sopra il segnavia CAI rasentando sulla destra…Casalino di sotto Ca’ Casalino di sotto. Dopo il palo si gira a destra e si transita di fronte a…Casalino di sopraCasalino di sopra. Si prosegue su stradello fino a…FalconeCa’ Falcone. Qui fotografata dopo averla superata.PalazzinaDopo il Falcone si supera due volte una recinzione di filo spinato e si arriva ai ruderi di Ca’ Palazzina.ConcolleZoomata su Ca’ Concolle. Questa casa con torre rimane sull’altro versante della valle del Tramazzo, sotto il sentiero 553a.I MontiIn poco tempo si giunge al piccolo borgo completamente ristrutturato de I Monti. I MontiI Monti Ci sono diverse case e in una di esse si  “leggono” i  segni lasciati dai maestri comacini.I MontiNascosto dai cipressi c’è anche un piccolo Oratorio. GradicciolaSi continua a sinistra del nucleo e dopo circa una ventina di minuti si lascia il sentiero segnato per scendere a sinistra su strada ghiaiata che dopo esser transitata davanti a Ca’ Gradicciola, giunge sulla strada asfaltata che sale al Valico di Monte Busca. Si va a destra. Prevecchio Subito dopo aver superato la bella casa di Pratovecchio o Prevecchio, si volta a sinistra.bivioCi sono le indicazioni per la chiesa di Pereta.PeretaLa chiesa di Pereta.Ca' dell'AbateSi transita sotto a ca’ dell’Abate.viale di Pereta Il bel viale di cipressi che conduce alla chiesa.PeretaArrivo alla chiesa.PeretaLa chiesa di Sant’ Andrea a Pereta.
La Chiesa di origini antichissime (anno 893), venne completamente distrutta da uno spaventoso terremoto nel 1661; rimase in piedi solamente la parte di muro dove era appeso un crocifisso. Sulle fondamenta della chiesa venne costruita una casa colonica alla quale fu dato il nome di "Prè Vècc" (Prato Vecchio) restaurata recentemente. La Chiesa venne ricostruita poco più lontano ed il crocefisso, opera in legno del XVI secolo, che era appeso alla parete rimasta in piedi, è tuttora esposto all'interno. Nella Chiesa ricostruita, i parrocchiani vollero, in memoria di quel terremoto, che ogni anno la terza domenica di settembre fosse celebrata una festa durante la quale il crocefisso è portato in processione. (dal sito turismoforlivese.it)
bacche di cipressoBacche di cipresso.Villa NuovaDalla chiesa il sentiero scende a sinistra incrociando quasi subito Ca’ Villa nuova.CognoloDopo pochi minuti si giunge a Crognolo, casa padronale ottocentesca.Val di RioAncora 5 minuti e si arriva davanti alla pericolante facciata di  Val di Rio. Qui i segni si perdono, ma basta scendere a sinistra per ritrovarne uno su di un vecchio albero di ciliegio.Guardando la carta è evidente che il sentiero segnato non è questo, ma d’altronde la fitta vegetazione attorno al rudere non permette altro. ponticelloSi scende su discreta traccia e si arriva al fosso che si può attraversare anche su un vecchio ponticello in cemento. Si risale dall’altra parte,si esce su un campo che attraversato porta all’aia di Ca’ La Fossa, si segue la carrareccia e si giunge sulla strada asfaltata che seguita a destra porta a Tredozio.Le GuidePrima di giungere al paese sulla destra vediamo ca’ Le Guide.Le VelleE più indietro, al di là del fosso, Le Velle.presepioPiccolo presepe.

2 commenti:

Giuliano ha detto...

Anche dopo aver letto questo post come sempre mi prende la voglia di fare lo zaino e partire.Sicuramente con le tue indicazioni non c'è possibilità di perdersi. Ciao a presto

silviomini ha detto...

Faccio eco a Giuliano dicendo invece che io, proprio nel tredoziese, vicino al castagneto dei bolognesi, mi sono perso "irrimediabilmente". ero così convinto di avere la strada giusta sotto mano che ho ignorato tutti i segnali evidenti che indicavano il contrario :-)

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