28 gennaio 2012
Bella escursione ad anello nella Valle del Bidente con la visita a due siti storici tra i maggiori di questa vallata. E’ una camminata non troppo impegnativa e abbastanza panoramica. Un tratto del percorso non è segnato, e dove lo è, a volte i segni sono radi e molto vecchi, comunque delle grosse difficoltà non ce ne sono. Link utili per saperne di più sui siti storici:
Estratto della carta escursionistica “Val Bidente e Val di Rabbi” della Regione Emilia-Romagna; Provincia di FC e dei Comuni di Galeata,S.Sofia,Civitella di Romagna e Premilcuore. Edizione S.EL.CA. di Firenze.
Toponimo | Posizione | Quota | Tempo | Km. |
Pianetto-sent. 279
| N43 59 10 E11 54 19 |
262
|
0.00
|
0.00
|
Castello
| N43 58 60 E11 54 16 | 331 | 0.15 | 0.44 |
Dopo la stalla-svolta a U
| N43 58 54 E11 53 56 | 396 | 0.40 | 1.70 |
Case di mezzo
| N43 58 50 E11 54 02 | 421 | 0.45 | 2.00 |
Monteguglielmo
| N43 58 42 E11 53 48 | 503 | 1.05 | 2.70 |
Innesto sul 275-a dx
| N43 58 10 E11 52 46 | 657 | 1.50 | 4.60 |
Montellero di sopra
| N43 58 24 E11 52 33 | 684 | 2.05 | 5.40 |
Sbarra- a dx fuori sentiero
| N43 58 33 E11 52 24 | 683 | 2.10 | 5.80 |
Macie
| N43 58 46 E11 52 30 | 640 | 2.25 | 6.70 |
Piani
| N43 59 02 E11 52 52 | 578 | 2.45 | 7.80 |
Bivio- a sx
| N43 59 19 E11 53 11 | 460 | 3.00 | 8.50 |
Basina
| N43 59 24 E11 53 09 | 401 | 3.05 | 8.80 |
Strada
| N43 59 32 N11 53 13 | 358 | 3.20 | 9.40 |
Dev. a dx
| N43 59 30 E11 54 08 | 265 | 3.40 | 10.8 |
Bivio Canova Mon.- a sx
| N43 59 25 E11 54 04 | 289 | 3.45 | 11.1 |
Mevaniola
| N43 59 20 E11 54 12 | 276 | 3.50 | 11.3 |
Auto
| N43 59 12 E11 54 19 | 263 | 4.00 | 11.8 |
Tempo ore 4.00 + le soste |
Dislivello m. 600 circa |
Lunghezza km. 11.800 |
TRACCIA PER GPS Dal parcheggio vicino al lavatoio si percorre la strada che entra nel paese.
Nicchia con Madonna. Stemma nobiliare nel palazzo alla sinistra della strada. Arrivati alla fontana si sale per la stradina che inizia dietro di essa.Seguendo l’indicazione del percorso 1 di Galeata, si va a sinistra e si sale direttamente al castello senza passare dalla strada. La porta sud del castello di Pianetto. Archibugiera situata nel torrione di fianco alla porta. Una finestra sulla valle del Bidente. Il mastio. Particolare del mastio. Dai ruderi del castello si scende alla strada sterrata sottostante, si passa dalla casa con allevamento e al bivio si va a sinistra, oltrepassando un cancello. Poco dopo si sbuca su di un prato, si devia di netto a sinistra e si giunge alle… Case di Mezzo. Galeata e la rupe. Dalla casa precedente si attraversa il prato in direzione del boschetto dove si ritrova la traccia. La si segue per poco poi un segno rosso su un albero manda a destra, si scavalca un poggetto e ci si dirige a vista verso la grande casa di Monteguglielmo. Dalla casa si sale il prato retrostante e passando alla destra di un capanno da caccia si percorre il sentiero che passa in mezzo ad una moltitudine di ginepri stando alto sulla valle del Rio Secco. Arrivati all’ innesto con il sentiero 275, che proviene da Camposonaldo, si va a destra e si oltrepassa Montellero di sopra. Poco dopo la casa si lascia la strada e il sentiero segnato, per scendere a destra su una carrareccia sbarrata da una catena. In breve si giunge alle Macie.Si prosegue sulla carrareccia, dopo una piccola salita si attraversa un prato e alla fine di esso, in basso sulla destra, ci sono i ruderi di Ca’ Piani. Si attraversa un ennesimo prato e in discesa ci si infila in mezzo al bosco. Ad un bivio si tiene la sinistra giungendo in breve a Ca’ Basina, bella casa ristrutturata. Si scende al rio e si risale dall’altra parte immettendosi sulla strada che proviene dalla statale bidentina. Zoomata sul nucleo di Vallucciola. Si cammina sulla strada fra qualche timido fiorellino che crede l’inverno già finito, e invece.. Superato un agriturismo si arriva a un capanno con delle rotoballe, si scende a destra e dopo aver attraversato il fosso si risale a sinistra fino a giungere in un campo che è da attraversare. Se per caso fosse seminato è meglio aggirarlo sulla sinistra.Arrivati sotto Canova del Monastero, si va a sinistra e fatti pochi metri si perviene alla zona archeologica di Mevaniola. Il teatro e la cisterna di Mevaniola. Dopo aver ripreso il cammino, sulla destra si trova lo scavo delle Terme di Mevaniola. Ambedue gli scavi sono recintati e nei pressi ci sono le bacheche con le notizie e la storia dei ritrovamenti. Esaurita la visita è praticamente finita anche l’escursione, in quanto percorsi pochi metri si giunge nei pressi del lavatoio dove è stato lasciato il mezzo.
1 commento:
Ottimo lavoro e posti belli...come sempre.
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