Il fosso Ca’ del Vento, è quel piccolo corso d’acqua che scorre nella valle a est della dorsale Monte Lavane-Pollaio. Da qualcuno è conosciuto anche come Fosso Arnaio, essendo la continuazione di quest’ultimo, che scorre a ovest del Lavane e in seguito facendo una svolta ad “U”, cambia versante nei pressi della Bocchetta Ca’ del Vento , da cui prende il nome. E’ il fosso che da origine alla cascata piccola alla destra di quella più famosa dell’ Acquacheta. E’ una escursione che avevo già fatto, però in senso antiorario, questa volta insieme agli amici del CAI di Faenza l’abbiamo percorsa nell’altro senso. Si parte dal Passo dell’Eremo, situato sulla strada che unisce Marradi a San Benedetto in Alpe ed è segnalato da un cartello. La piazzola per le auto è all’inizio del sentiero che conduce all’ Eremo di Gamogna.
Estratto della carta n° 8 “Alto Appennino Faentino”-Regione Emilia-Romagna e Club Alpino Italiano.
Toponimo
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Posizione
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Quota
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Tempo
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Km.
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Passo Eremo -521 AM
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N44 01 41 E11 38 40
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914
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0.00
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0.00
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Strada metanodotto
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N44 01 03 E11 38 19
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1000
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0.35
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1.70
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La Preda
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N44 00 54 E11 38 26
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955
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0.45
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2.10
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Le Cortecce
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N44 00 31 E11 38 15
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871
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1.00
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3.00
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Le Fontanacce
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N43 59 58 E11 38 39
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859
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1.40
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4.60
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Belvedere alto
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N43 59 39 E11 38 51
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846
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2.00
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5.30
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Pianbaruzzoli-429
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N43 59 35 E11 39 14
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802
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2.15
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5.90
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Guado
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N43 59 32 E11 38 24
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667
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2.40
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7.00
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I Romiti-413
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N43 59 26 E11 38 40
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720
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2.45
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7.10
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Briganzone
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N43 59 35 E11 37 54
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915
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3.25
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8.50
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Inn.str.metanod.-555
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N44 00 07 E11 37 06
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1150
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4.45
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10.9
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auto
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N44 01 40 E11 38 40
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914
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6.15
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16.0
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Tempo ore 6.15 + le soste |
Dislivello m. 1000 circa |
Lunghezza Km. 16.000 |
Si attraversa la sterrata e per prati si scende a Ca’ La Preda. Da qui. fra grossi ammassi di legname, si segue la strada ruspata che serve per il taglio dei boschi.In basso a destra c’è il Fosso Ca’ del Vento e sopra il Monte Pollaio.Si arriva alle Cortecce ed a questo punto ci sono due possibilità. La prima è quella di continuare sulla strada fino alla fine di essa, poi salire a sinistra e dopo aver attraversato un lastrone di arenaria giungere alle Fontanacce. Altrimenti dalle Cortecce salire subito a sinistra e prendere la traccia che dopo essere passata dalla Maestà arriva anch’essa alle Fontanacce. Noi siamo stati in basso, anche perché eravamo curiosi di vedere dove finiva la strada.Sempre le Cortecce.Il Fosso Ca’ del Vento.Un ciliegio spaccato.Zoomata sulla Maestà delle Fontanacce.Le Fontanacce, zona ricca di sorgenti.I “menhir” delle Fontanacce. Continuando per la traccia di sentiero si giunge al belvedere che domina la cascata dell’ Acquacheta e la piana dei Romiti. Dal belvedere in breve ci si immette sul sentiero 429 CAI, che è da seguire a destra. Arrivati al nucleo di Pianbaruzzoli si scende a destra su prati e nel bosco, fino ad arrivare al belvedere basso sulla Caduta. La Caduta dell’ Acquacheta.
Spettacolare cascata, alta oltre 70 metri, che precipita in un succedersi di strati arenacei, come in altrettanti gradini di una vertiginosa scalinata. Di grande effetto scenico dopo le piogge o quando il ghiaccio l’imprigiona in una fantastica morsa di bianco. ( L. Rava)
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Si prosegue a destra e dopo aver guadato il fosso, di fronte alla cascata del Fosso Ca’ del Vento, si risale ai Romiti. Siamo dentro ai confini del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Bacheca informativa del Parco.Dal bivio dei Romiti si attacca la salita al Monte Lavane, a destra, lungo la mulattiera contrassegnata con il 413. Lapide della famiglia Chiarini rifugiata alle pendici del Lavane durante la guerra.Piccola cascatella del fosso Briganzone, alla sinistra del sentiero.Il Briganzone. La fonte del Briganzone.Il Monte Lavane avvolto dalle nuvole.Sui Balzi di Cornacchiaia.Elleboro
Terminata la salita al Lavane si va a destra, e si perviene alla strada-metanodotto anche sentiero 555. Si va a destra e dopo aver superato il Taglio della Regina, la Bocchetta Ca’ del Vento e il successivo poggetto, si giunge al bivio con il sentiero percorso in precedenza, che porta al Passo dell’Eremo.
2 commenti:
Splendido da tenere in considerazione per farlo al più presto
Grazie per la condivisione di un'altro bellissimo paesaggio dell'appennino.
E' bellissimo.
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