Il Lago Santo modenese è un bacino lacustre di origine mista (glaciale e frana di crollo). Al nome ci si aggiunge “modenese” per distinguerlo da quello parmense e si trova nell’ alto appennino modenese, dentro al Parco del Frignano. Perché “Santo”? La leggenda più poetica narra di due pastorelli che in tempi antichi portavano a pascolare i loro greggi lungo le rive del lago. Il loro amore era però contrastato dalle rispettive famiglie. In una calda giornata di primavera, i due innamorati decisero di incontrarsi ancora una volta presso il lago. Il pastorello giungeva dalla confinante Garfagnana mentre la giovinetta proveniva dall'Emilia. Quando si videro,l'uno sulla sponda del lago opposta all'altra,si corsero incontro per abbracciarsi ma il ghiaccio che copriva le acque del lago, si ruppe sotto di loro inghiottendo così i due innamorati nel loro ultimo abbraccio. Da qui, il nome di "Santo". Noi ci siamo arrivati da Modena seguendo la strada che porta all’ Abetone, poi arrivati a Pievepelago siamo andati a destra per il Passo delle Radici e poco dopo a sinistra seguendo la strada della Valle delle Tagliole che finisce al parcheggio del Lago Santo (a pagamento, ma onesto), a 10 minuti di cammino dallo specchio d’acqua. E’ un bellissimo posto con una atmosfera magica, situato com’è sotto la parete del Monte Giovo e contornato da faggi. Siamo saliti un sabato pomeriggio, dopo aver fatto una sosta nella valle delle Tagliole e precisamente a Ca’ Mordini dove vive e vegeta, molto bene direi, una delle piante più vecchie d’Italia, un Ulmus Glabra (Olmo montano) di circa 470 anni. Arrivati al Lago abbiamo preso possesso delle camere al Rifugio Marchetti, e qui devo spezzare una lancia a favore del gestore, perché ci ha riservato un trattamento con i fiocchi, veramente un gran signore. Dopo, in attesa di quella che poi si è dimostrata una ottima cena, abbiamo esplorato un po’ i dintorni facendo il giro del Lago. Domenica mattina siamo tornati alle auto per metterci gli scarponi e iniziare l’escursione seguendo il sentiero 523 che inizia sulla sinistra a metà strada, circa, fra il parcheggio e il Lago Santo. In breve si arriva al lago Baccio, anch’esso di origine glaciale, lo si costeggia sulla destra e si sale verso il Passetto. Prima di arrivarci abbiamo deviato a sinistra per salire in cima al Monte Rondinaio e poi siamo scesi al Passetto. Da li comincia la magnifica cavalcata del crinale che fa parte del Sentiero “00”,che, fra un tripudio di fiori, dopo aver salito l’ Altaretto e superato il piccolo tratto attrezzato della Grotta Rosa, giunge in cima al Monte Giovo, da dove si ha una veduta a 360° su tutte le montagne circostanti ed oltre. Dopo la sosta al Giovo, dove siamo stati in compagnia della classica nuvola, siamo scesi verso il Passo della Porticciola, abbiamo girato a destra sul sentiero 529 verso i Campi di Annibale e il Passo Boccaia e ancora a destra verso il Lago Santo dove ci siamo fermati per ristorarci. L’escursione è bellissima, un po’ impegnativa in certi punti, ma i luoghi sono fantastici per non parlare poi dei fiori che ci sono in questo periodo,le Pinguicole, gli Anemoni, le Aquilege, i Gerani, le Genziane e altri che magari non conosco. Il tempo ci ha favorito e la compagnia è stata ottima, un grazie a Lucia, Norma, Tiziana, Vanda, Fulvio, Max, e Tasso l’organizzatore di questo fine settimana.
Le foto sono della Norma, di Max, Tasso, e mie.Estratto della carta “Alto Appennino Modenese” della sez. CAI di Modena.
Toponimo
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Posizione
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Quota
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Tempo
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Km.
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Parcheggio Lago Santo |
N44 08 14 E10 3518
| 1456 | 0.00 |
0.00
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Lago Baccio
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N44 07 50 E10 35 22
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1560
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0.20
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1.10
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Monte Rondinaio
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N44 06 55 E10 35 35
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1964
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2.00
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3.60
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Passetto
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N44 07 01 E10 35 21
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1870
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2.10
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3.90
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Monte Giovo
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N44 07 51 E10 34 40
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1976
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3.35
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6.10
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Passo della Porticciola-a dx
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N44 08 26 E10 33 41
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1715
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4.10
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7.90
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Passo della Boccaia - a dx
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N44 08 39 E10 34 51
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1578
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4.50
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10.0
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Lago Santo - Rif.Marchetti
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N44 08 12 E10 35 08
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1508
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5.20
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11.2
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Tempo ore 5.20 + le soste |
Dislivello m. 806 in salita e 754 in discesa |
Lunghezza Km. 11.200 |
Zoomata sulla croce del Monte Giovo dal lago. | Un angolo del lago. |
Il Lago Baccio. | Il gruppo al lago Baccio. |
Pinguicola vulgaris. | Aquilegia alpina |
In cima al Monte Rondinaio. | Il crinale da percorrere, Monti Porticciola, Altaretto e Giovo. |
In salita sull’ Altaretto. | Il breve tratto attrezzato della Grotta Rosa. |
In cima al Monte Giovo. | Arrivo al rifugio. |
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