Bel giro, domenica scorsa 9 dicembre, sui monti attorno a Bagno di Romagna. Una giornata fredda, ma con uno splendido sole, ci ha permesso di godere appieno dei paesaggi e panorami circostanti e camminare con 10 cm di neve, che scricchiolava sotto gli scarponi, è stato un optional in più. Questa escursione fa parte del libro “ i sentieri di Santa Maria in Bagno” di W.R.Vannini e C. Lovari, noi vi abbiamo apportato una piccola variante alla parte finale del percorso, che prevedeva il guado del fiume Savio, perché ciò non è stato possibile causa la troppa acqua. Si parte dal parcheggio delle Terme (sentiero 161) e dopo aver superando il ponte si va a destra, oltrepassato la sbarra si comincia a salire, si lascia a destra il 161a e in breve si giunge ai ruderi della Roccaccia, poi di seguito si passa di fianco alla bella statua della Madonna e quindi dopo un paio di curve c’è Pian di Basilio con il suo prato , i ruderi della casa e le antenne; se ci si avvicina al margine del prato si ha una bella vista sull’abitato di Bagno. Ritornati leggermente indietro si va a sinistra sempre su stradello e si riprende a salire, lasciando perdere un paio di deviazioni a destra si continua sempre sulla carrareccia fino a Poggio Vitine dove c’è un bivio. A sinistra si va sul sentiero 167b passando dalla antenna televisiva della Rai, il 161 va a destra diventando un sentiero abbastanza stretto e, oggi, con i rami carichi di neve che ci sfiorano la testa, formano un bianco tunnel. E’ un bel tratto di percorso panoramico dove a sinistra si ha il Monte Comero e a destra si vedono un mucchio di vette, Monte Zuccherodante, Poggio Lombardona, Monte Carpano, Monte Castelluccio, solo per citarne alcuni e crinali percorsi da vari sentieri, lo “00”, il 185 sopra il Fosso del Becca, il 189 e GCR sopra il Fosso del Volanello e il 201 che divide la Valle del Savio da quella di Pietrapazza. Giunti alla sella sotto il Poggio Pian dei Riti dove il 161 va a sinistra e dritto, si ricongiungeranno in seguito, si volta di netto a destra sul 161b, che in ripida discesa prima, e con più calma poi, giunge a Ca’ Vitine dove sulla parte posteriore vicino ad un piccolo edificio, che era un oratorio, c’è una maestosa rovere. Si scende per la carrareccia in direzione sud incontrando subito le Case vecchie, dove ci sono diversi maiali di razza “mora romagnola”, poi i Sodini con un capannone da allevamento ed in breve si giunge sulla vecchia strada che porta a Verghereto. Si volta a destra verso Bagno di Romagna dove si giunge dopo circa 2500 metri.
In estate o in momenti di magra del Savio si può variare la parte finale del percorso passando da un cancello situato 200 metri dopo la casa i Sodini e facendo una svolta ad “u” si supera le Case bruciate, una piccola frana e si perviene al fiume Savio nei pressi dei ruderi di un vecchio ponte dove passava la vecchia mulattiera per Verghereto. Si guada il fiume sulla sinistra del ponte e si arriva sulla strada nei pressi del Romitorio.
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Toponimo
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Posizione
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Quota
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Tempo
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Km.
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Park Terme-sentiero161 |
N43 49 49 E11 57 24
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519
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0.00
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0.00
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Roccaccia
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N43 49 53 E11 57 29
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536
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0.05
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0.27
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Statua Madonna
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N43 49 55 E11 57 40
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602
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0.20
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0.81
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Pian di Basilio
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N43 50 01 E11 57 52
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642
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0.30
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1.40
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Poggio Vitine
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N43 49 48 E11 58 12
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835
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1.20
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2.70
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Trivio P.Pian delle Riti-161b
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N43 49 17 E11 58 32
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880
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2.10
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3.90
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Ca’ Vitine
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N43 49 19 E11 57 56
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726
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2.40
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5.00
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Case vecchie
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N43 49 05 E11 58 14
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671
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2.55
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5.70
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I Sodini
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N43 49 08 E11 57 53
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604
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3.05
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6.30
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Strada prov.
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N43 48 59 E11 57 60
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537
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3.20
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6.80
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Auto
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N43 49 49 E11 57 24
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519
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4.00
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9.20
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Tempo ore 4.00 + le soste |
Dislivello m. 450 circa |
Lunghezza Km. 9.200 |
Traccia per GPS |
Altre foto della escursione
Estratto della carta n°19 “Comune bagno di Romagna” dell’ Istituto Geografico Adriatico di Longiano - FC
2 commenti:
La ringrazio per la segnalazione di questo tracciato, che grazie alla traccia gps da lei postata ho percorso ieri.
Pregevole il panorama e il bosco innevato, che ho potuto godere in una speldida giornata di sole.
L'unico appunto che mi permetto di fare è che ad un certo momento, dopo Case vecchie il sentiero entra in una proprietà di una ditta in cui lavoravano degli operai chiusa con cancello, quindi ho dovuto aggirare le recinzioni fino a trovare un punto non troppo difficilmente scavalcabile per poi ricongiungermi più a valle dopCa i Sodini, e con il fango che c'era non è stato semplice il fuori sentiero.
Spesso capita di dover passare attraverso cancelli di vario tipo durante un'escursione, ma le assicuro che quelli da me incontrati ieri erano davvero a prova di scavalcamento.
Niente di traumatico, si intende, ma per chi non è preparato all'evenienza potrebbe crearsi qualche problema...
Grazie ancora del lavoro che svolge per noi appassionati.
Matteo Castellani
Grazie per il commento Matteo. Purtroppo le condizioni variano di giorno in giorno e il 9 dicembre u.s. quando siamo passati noi i cancelli erano tutti aperti e quindi non abbiamo potuto verificare questa difficoltà. Certamente questo appunto può servire a chi in futuro vorrà percorrere questo sentiero, ma come dico ogni tanto "un po' d'avventura non guasta mai".
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