Percorrendo la Valle del Rabbi in direzione di Premilcuore, poche centinaia di metri dopo la deviazione per Strada San Zeno, si nota a sinistra, al di là del fiume Rabbi, un poggio su cui svetta una torre ristrutturata. E' la Torre di Monte Erno in località Monte Termine ed è quello che rimane del Castello di San Zenone. Vi si può salire direttamente con una breve passeggiata, ma abbiamo preferito allungare la camminata arrivandoci dalla parte opposta dopo aver fatto un giro ad anello con partenza dalle vicinanze del cimitero di San Zeno. La prima metà del percorso, fino alle pendici di Monte Altaccio, non è segnato CAI, ma problemi non ce ne sono perché la traccia sul terreno è sempre più che evidente. Giunti a Strada San Zeno si passa il ponte sul fiume Rabbi, si volta subito a destra e si prosegue fino al piccolo parcheggio di fronte al cimitero. Ci si incammina a piedi sulla strada asfaltata, passando sotto la vecchia Pieve di San Zenone, della quale rimangono in piedi tre mura perimetrali e il campanile. Superata la chiesa la strada termina in una azienda agricola, Ca' Prato, dove bisogna transitare leggermente sulla sinistra, fra le case e il capannone. Qui il cane della casa "Neve" si è unito a noi e ci ha fatto compagnia per tutta l'escursione. La strada diviene sterrata e volta a sinistra. Al primo bivio si tiene la sinistra e si passa una sbarra di ...
metallo. In salita si prosegue seguendo sempre sullo stradello che transita fra i vari possedimenti dell' azienda, si superano i resti di Ca' Pianelli e si volta a sinistra. Dopo un paio di curve si perviene ai pascoli dove sono presenti i ruderi di Ca' Monti, si continua ed in breve si giunge ad una sbarra di ferro che segnala l'inizio della strada demaniale del complesso forestale di Premilcuore. Si oltrepassa ed in capo ad un paio di km, percorsi all'ombra del bosco, si arriva all'innesto sul sentiero 301, che transita sotto il Monte Altaccio. Si segue la strada a sinistra fino al bivio con uno stradello in parte asfaltato, a sinistra, che si imbocca e dopo esser transitati dal cippo dedicato ai Partigiani caduti si giunge alla Collinaccia dove oltre alla possibilità di accendere il fuoco ci sono anche tavoli e panchine. Questa casa fu una base dei partigiani dell'8° brigata Garibaldi. Dalla casa si prosegue sul sentiero R 7 che parte da essa, si va dritto ad un trivio e camminando alle pendici di Monte Spino e sopra il Fosso di San Zenone, dopo una ripida, ma corta discesa si arriva ad un cancello dove si va di netto a destra. Ci sono i ruderi di Ca' Pianaccio, il sentiero scende a destra, poi curva a sinistra e si arriva sotto alla Torre. Si lascia il sentiero segnato per salire alla torre e godere del panorama. Ripreso il sentiero e la discesa si rasenta il vigneto di Ca' Busco e si perviene alla strada, dove andando a sinistra per pochi metri ritroviamo il mezzo.
metallo. In salita si prosegue seguendo sempre sullo stradello che transita fra i vari possedimenti dell' azienda, si superano i resti di Ca' Pianelli e si volta a sinistra. Dopo un paio di curve si perviene ai pascoli dove sono presenti i ruderi di Ca' Monti, si continua ed in breve si giunge ad una sbarra di ferro che segnala l'inizio della strada demaniale del complesso forestale di Premilcuore. Si oltrepassa ed in capo ad un paio di km, percorsi all'ombra del bosco, si arriva all'innesto sul sentiero 301, che transita sotto il Monte Altaccio. Si segue la strada a sinistra fino al bivio con uno stradello in parte asfaltato, a sinistra, che si imbocca e dopo esser transitati dal cippo dedicato ai Partigiani caduti si giunge alla Collinaccia dove oltre alla possibilità di accendere il fuoco ci sono anche tavoli e panchine. Questa casa fu una base dei partigiani dell'8° brigata Garibaldi. Dalla casa si prosegue sul sentiero R 7 che parte da essa, si va dritto ad un trivio e camminando alle pendici di Monte Spino e sopra il Fosso di San Zenone, dopo una ripida, ma corta discesa si arriva ad un cancello dove si va di netto a destra. Ci sono i ruderi di Ca' Pianaccio, il sentiero scende a destra, poi curva a sinistra e si arriva sotto alla Torre. Si lascia il sentiero segnato per salire alla torre e godere del panorama. Ripreso il sentiero e la discesa si rasenta il vigneto di Ca' Busco e si perviene alla strada, dove andando a sinistra per pochi metri ritroviamo il mezzo.
Toponimo
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Posizione
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Quota
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Tempo
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Km.
|
Cimitero di San Zeno
|
N44 01 04 E11 52 12
|
298
|
0.00
|
0.000
|
Vecchia Chiesa
|
N44 01 03 E11 51 58
|
301
|
0.10
|
0.450
|
Ca’ Prato
|
N44 01 07 E11 51 35
|
306
|
0.20
|
1.000
|
Ca’ Pianelli
|
N44 00 52 E11 51 30
|
437
|
0.45
|
2.000
|
Bivio- a dx
|
N44 00 41 E11 51 30
|
493
|
0.55
|
2.400
|
Ca’ Monti
|
N44 00 32 E11 51 33
|
565
|
1.10
|
3.100
|
Ca’ Cerrete
|
N44 00 13 E11 51 43
|
611
|
1.25
|
3.700
|
Innesto sul 301- a sx
|
N43 59 36 E11 52 02
|
675
|
1.50
|
5.400
|
Bivio- a sx verso il Cippo
|
N43 59 50 E11 52 31
|
614
|
2.10
|
6.400
|
Ca’ Collinaccia
|
N44 00 01 E11 52 26
|
648
|
2.15
|
6.700
|
Bivio- a sx
|
N44 00 17 E11 52 42
|
609
|
2.25
|
7.500
|
Deviaz. a dx
|
N44 00 31 E11 52 19
|
559
|
2.45
|
8.300
|
Ca’ Pianaccio
|
N44 00 35 E11 52 20
|
538
|
2.47
|
8.400
|
Torre Monte Erno
|
N44 00 49 E11 52 11
|
484
|
3.05
|
9.400
|
Strada – a sx
|
N44 01 03 E11 52 19
|
298
|
3.25
|
10.60
|
Auto
|
N44 01 04 E11 52 12
|
298
|
3.30
|
10.80
|
Tempo ore 3.30 + le soste |
Dislivello m 500 circa |
Lunghezza Km. 10.800 |
TRACCIA PER GPS |
Estratto della carta "Val Bidente e Val di Rabbi"-Reg.Emilia-Romagna -Provincia di FC-Comuni di Galeata-S.Sofia-Civitella e Premilcuore.
5 commenti:
Ciao, Roberto! Mi piacciono molto queste sentieri dei tuoi viaggi , mi aiutano a esplorare più gli angoli del tuo paese, l'Italia, che amo come se fosse il mio proprio. Grazie! E abbraccio dall´Argentina.
Grazie a te Patzy. Un caro saluto!!
Grazie mille, sembra un giro insolito e non molto conosciuto nella valle del Rabbi, per questo assai interessante.
Con l'ausilio della traccia gps conto di seguire le vostre orme entro l'inverno.
Grazie mille!
Matteo Castellani
Grazie a te Matteo.Vedi di evitare i giorni dopo la pioggia perché la discesa da Monte Spino, fra il passaggio di mucche e altro è un disastro.
Ho fatto l'itinerario domenica scorsa (13 ottobre 2013)con un amico. Ci è piaciuto molto e grazie alle tue indicazioni precise e al tracciato GPS non abbiamo mai avuto esitazioni sul percorso. Aveva piovuto due o tre giorni prima, per cui la discesa, scivolosa e abbastanza difficoltosa a causa del passaggio delle vacche, ha reso l'escursione più avventurosa. Alla Torre del monte Erno, ci ha raggiunti il custode, persona simpaticissima, che ci ha mostrato il suo piccolo museo di strumenti della civiltà contadina, esposti all'interno. Una faticosa, ma bella domenica.
Grazie Roberto!
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