venerdì 30 ottobre 2009

Alpi Orobie Bergamasche

Alta Val Seriana

Sabato 17 e domenica 18 avevo un fine settimana libero e così insieme al mio amico Massimo, dietro suo suggerimento, ci siamo recati sulle Alpi Orobie. Dopo aver guardato la carta topografica ed esserci informati su Internet, abbiamo deciso di salire al Rifugio Curò, pernottare lì e il giorno dopo fare la traversata fino al Rifugio Coca per poi scendere a recuperare il mezzo. Insomma il classico giro ad anello. A proposito di Internet devo fare i complimenti al CAI di Bergamo perchè ha un bel sito e per quanto riguarda la sentieristica è molto funzionale e particolareggiato. Così sabato mattina siamo partiti alla volta di Bergamo e usciti dall'autostrada al casello di Seriate abbiamo seguito le indicazioni per la Val Seriana e Valbondione.

Sabato 17 ottobre
Valbondione-Maslana-Osservatorio-Cascate del Serio-Rifugio Curò

Lasciata l'auto in un parcheggio a lato della strada asfaltata che da Bondione porta a Grumetti e finisce lì, ci incamminiamo su di essa per scendere a sinistra alla seconda stradina, che porta anche ad una pizzeria. Il cielo è grigio, ma non minaccia pioggia. Alt. 970
Attraversato il fiume e lasciato a sinistra il sentiero che sale direttamente al Rifugio Coca, andiamo dritto in salita sul 332, detto anche sentiero invernale, perchè sembra che d'inverno sia il più praticabile essendo esposto a Sud,

nonchè sentiero delle cascate. Infatti è il percorso che porta alle cascate del fiume Serio.
Il sentiero a tratti è una bella mulattiera che sale a tornanti.

Finestra sulla Valbondione.
Baita Clef.

Case Polli. Siamo nella contrada chiamata Maslana. Alt. m 1168-ore 0,50-Km.1,2
Vecchie case tutte recuperate.

Particolare di una porta.

Ca' di sura.

Meridiana

Piccinella. Alt. m 1186-Ore 1,05

Baita dell'Odilia.

Antico ponte della Piccinella.

Osservatorio floro-faunistico di Maslana. Alt. m 1223-ore 1,40

Le Cascate del Serio, qui in versione un po' asciutta, sono le più alte d'Italia e le seconde in Europa. L'altezza della caduta dell'acqua misura 315 m. Purtroppo sono aperte solo qualche domenica all'anno.

Autunno sul sentiero 332.

Bacche di Rosa canina.

Lago del Barbellino. Alt. m 1862

Lago e Chiesina.

Arrivo al Rifugio Curò mentre cade qualche fiocco di neve e soffia un vento gelido. Alt.1895-ore 4,0-Km. 4,4 -Durante la notte il termometro scenderà a - 10°.

Sullo sfondo il Pizzo di Coca, massima altitudine della zona, 3050 m.
Valbondione.


Domenica 18 ottobre

Rifugio Curò - Rifugio Coca - Valbondione

Domenica mattina dopo una bella colazione partiamo per il Rifugio Coca. Il sole comincia a levarsi, ma l'aria è molto fredda. Torniamo leggermente indietro sul sentiero 332 e poco dopo andiamo a destra sul n°323, che va verso la diga.

Il Rifugio Curò con alle spalle il Pizzo di Cavrel.

Il sentiero 323 corre alla base di questa parete verso diga che chiude la conca del Barbellino.

Ghiaccioli. (Foto di Massimo)
Dopo aver raggiunto la diga andiamo verso la casa di guardia e prima di raggiungerla scendiamo a destra passando sotto il muro della diga, raggiunto un bivio andiamo a sinistra sul sentiero 303 (Sentiero delle Orobie e Sentiero Italia), mentre il 323 prosegue per il Lago di Valmorta.

Veduta dell'invaso con l'incombente Pizzo Recastello.

Dopo aver superato la quota massima di 2400 m circa (ore 2), iniziamo a scendere, ci sono anche due tratti attrezzati con catena, è un sentiero abbastanza esposto da affrontare con cautela.
(Foto di Massimo)


Il Pizzo Corno e sullo sfondo La Presolana.

Prima di arrivare al rifugio incrociamo un vecchio e malandato stambecco, che al nostro passaggio non si scompone più di tanto. Forse non riuscirà a passare il prossimo inverno.

Questo invece, più giovane, si mantiene ad una certa distanza.

Siamo al Rifugio Coca. Alt. m 1892-ore 4,15-Km. 6,50. C'è il sole, ma alle ore 13 il termometro è fermo a 0°.
Dopo un buon minestrone, cominciamo a scendere sul sentiero 301, a sinistra del Rifugio, superando questo corso d'acqua che forma delle cascatelle.

Il sentiero scende alla svelta e il Rifugio rimane presto sopra di noi.

Arrivati al fiume, dopo 1000 m di dislivello, un po' di refrigerio per i nostri stanchi e accaldati piedi.
Dopo il pediluvio attraversiamo il Serio e in dieci minuti siamo alla vettura. Alt. m 970-ore 7,0-Km. 10,2.

Bel fine settimana di camminate su sentieri per me nuovi. Le escursioni non sono state tanto lunghe, ma abbastanza dure, in quanto c'è abbastanza dislivello e si cammina spesso su sfasciume di roccia.
Infine devo dire grazie ai gestori del Rifugio Curò, perchè ci hanno trattato con una gentilezza, una familiarità, che non sempre si trova nei rifugi. E non parliamo poi della loro cucina, i Casoncelli alla ricotta e spek che ci hanno servito sabato sera erano veramente buoni.

Riassunto dati:

Tempo: ore 11 ( compreso tante soste)

Dislivello: m. 1430 in salita e in discesa

Lunghezza: Km. 14,6
La carta topografica che abbiamo usato è la n° 104 della Kompass "Foppolo - Valle Seriana" in scala 1:50000.

Nessun commento:

Related Posts with Thumbnails