Splendida escursione circolare a cavallo del confine fra Romagna e Toscana, nella valle del Santerno, dove vengono toccati luoghi naturali bellissimi come il castagneto di Santa Cristina, le cui piante in questi giorni sono prodighe di fantastici colori autunnali. Ed anche di una certa importanza storica, come la Pieve di Ca’ Maggiore, la chiesa di Santa Cristina e i diversi insediamenti umani che si trovano lungo il percorso. E’ proprio la Pieve è il punto di partenza dell’escursione, dove il sabato pomeriggio si può trovare la chiesa aperta. Per arrivarci bisogna risalire quasi tutta la valle del Santerno in direzione di Firenzuola, pochi km dopo Coniale si attraversa il fiume e si arriva alla chiesa, annunciata dal suo campanile a torre. Volendo si può allungare l’escursione, seguendo interamente il sentiero CAI 729, però non si passa dalla chiesa di S. Michele e dalle case limitrofe.
Dietro alla Pieve inizia il sentiero.Si va a sinistra lungo una sottile traccia e fatti pochi metri si volta a destra iniziando a salire su vecchia mulattiera.Alla nostra sinistra c’è la valle del torrente Diaterna e il ponte settecentesco. Le case del molino sul Diaterna. Massicciata della mulattiera. Dopo esser passati in mezzo a due querce, si arriva alla… Canovetta. Rimane a pochi metri fuori dal sentiero, sulla sinistra. Architrave datata.Particolare dell’interno. Il forno. Ripreso il sentiero si continua a salire su un costone in arenaria.Galleria dell’alta velocità nella valle del Diaterna. La Pozza Un’occhiata verso la Raticosa. Dopo aver aggirato un cucuzzolo con antenna si entra nel bellissimo castagneto di Santa Cristina e Monte Allovolo. In poco tempo si perviene alla Chiesetta di Santa Cristina, già esistente nel 1305. Luogo di un certo fascino, posta com’è in un pianoro e circondata da castagni. Fino a qualche decennio fa, vi si celebrava una grande festa per Santa Cristina, il 24 luglio. Il degradato interno della cappelletta. Le piccole finestre con l’arco a sesto acuto.
Gli splendidi castagni che circondano Santa Cristina.Seccatoio per le castagne.Un castagno ultracentenario.
Dopo la chiesina la carrareccia prosegue dentro al castagneto. Aggirando Monte Allovolo si arriva al Valico della Crocetta, dove incrociamo la strada che unisce Visignano alla SP 610 Montanara.Bella vista sul Monte La Fine.Imboccata la strada a destra, la si lascia quasi subito per andare a sinistra, su strada sterrata, dove portano i segni CAI. Fatti pochi metri, sulla destra parte un sentiero in discesa, senza segni, è quello da prendere.In breve si transita davanti ad un vecchio e consumato pilastrino in arenaria.Seguendo il sentiero, si ritorna sulla strada asfaltata e dopo una curva si arriva alla chiesa di San Michele a Monti, della quale si hanno notizie sin dal 1276. Particolare della chiesa con la data dell’ultimo restauro (1907).Si segue un sentierino che scende di fianco alla chiesa, passando sotto ai cipressi.In breve si arriva ad una grande casa, senza nome sulla carta, ma sembra che il toponimo sia “il Castello”.
Zoomata sulla torre colombaia di Ca’ Bassano, casa padronale della frazione "Monti". Chi vuole vedere esternamente questa casa deve fare una piccola deviazione; dalla chiesa si segue la strada asfaltata per 50 metri, sulla destra parte in salita un vialetto di cipressi che porta subito alla casa. Pilastrino sul vialetto per Ca’ Bassano. Porta principale.Particolare ParticolarePochi altri metri e si perviene a Praticino.A Praticino il sentiero finisce, ma siamo vicini alla strada asfaltata, che prendiamo seguendola in discesa. Poco dopo, sulla sinistra incrociamo il sentiero 729 che avevamo lasciato al valico della Crocetta.Zoomata sui tornanti della strada che da Coniale porta al Passo del Paretaio e poi a Palazzuolo sul Senio.San Martino a Tirli, sempre dall’altra parte della valle del Santerno.Camminando sulla strada si passa da Trapoggio.Coniale e il fiume Santerno. Arrivati sulla SP 610 Montanara, si volta a destra e subito di nuovo a destra. Si segue uno stradello che passa fra due case e si alza con un paio di tornanti, ridiscendendo poi in vista di… Sant’ Apollinare. Rimane alla sinistra del sentiero segnato. Facciata S-E Facciata N-O. Porta N-O. Particolare di una finestra.Particolare su una pietra di un edificio.Altra casa del nucleo, dove c’è un cane, legato ad una corda, a cui bisogna stare attenti.Ci sono anche le capre.Dopo S. Apollinare si prende uno stradello ghiaiato, poi i segni CAI portano a tagliare di netto in salita un castagneto e alla fine di esso, si va a sinistra verso le case di Pieve di sopra (o Pieve di là) dove c’è una grande edificio con torre, in ristrutturazione.Nicchia con Madonnina e sopra un segno solare.In pochi passi si conclude il giro alla Pieve.Cortile all’interno del complesso di Ca’ Maggiore.Lato N-EAffresco sul muro della Pieve. Entrata principale della chiesa, dedicata a San Giovanni Maggiore Decollato.
Altitud. | Tempo | Km. | |
Pieve di Ca’ Maggiore | 318 | 0,00 | 0,0 |
Canovetta | 610 | 0,40 | 1,8 |
La Pozza | 738 | 1,05 | ---- |
Santa Cristina | 733 | 1,25 | 4,0 |
Valico Crocetta | 711 | 1,35 | 4,8 |
Chiesa San Michele a Monti | 594 | 2,05 | 6,2 |
Praticino | 521 | 2,20 | 6,8 |
SP 610-Montanara | 280 | 3,00 | 9,0 |
Pieve di Ca’ Maggiore | 318 | 4,10 | 12,0 |
Tempo: ore 4,10 + le soste |
Dislivello: m 700 circa |
Lunghezza: km. 12,0 circa |
1 commento:
Mi complimento con Lei per questi bellissimi itinerari che Lei ha proposto nel suo sito. E' proprio vero i giovani oggi sono davvero in gamba e Lei ha tutte le preropgative per fare bene e molto in questo campo. La saluto e la terrò presente nei miei lavori futuri.
Paolo Campidori
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