Alta valle del Dardagna

14 agosto 2011

L’alta valle del Dardagna è la più alpina dell’Appennino Bolognese e le sue praterie sommitali sono racchiuse dalla dorsale dell’ Appennino Tosco-Emiliano con cime che sfiorano i 2000 m. Qui nasce il Torrente Dardagna, che poco più a valle, prima di Madonna dell’Acero, perde quota rapidamente formando delle bellissime cascate composte di diversi salti. Purtroppo la valle è un po’ deturpata dalle piste da sci, che si allargano sempre di più, però rimane sempre un bellissimo luogo dove andare a scarpinare, anche d’inverno, all’inizio dell’estate poi, non mancano distese di magnifici fiori di tutti i tipi e colori. La zona del Corno alle Scale è molto frequentata dagli escursionisti, ci sono sentieri di tutte le lunghezze, non difficili e nelle giornate terse il panorama è assicurato. Per arrivarci bisogna percorrere la strada Porrettana, fra Bologna e Pistoia, poi all’altezza di Silla si volta in direzione di Lizzano in Belvedere e Vidiciatico. Dopo quest’ultimo paese ci sono ancora circa 15 km. per giungere al parcheggio vicino al lago Cavone, dove a fianco inizia il sentiero 337. Il giro si può anche accorciare non andando a vedere le cascate, in questo caso quando si è sul sentiero 401, invece di voltare sul 333, si prosegue fino alla Baita del Sole e poi al parcheggio. Eventualmente alle cascate ci si può andare anche da Madonna dell’Acero tramite una comoda strada forestale. La carta usata per questa escursione è quella del “Parco Regionale del Corno alle Scale” Alta valle del Reno, in scala 1:25000 n° 06/BO.

Toponimo	Posizione	Quota	Tempo	Km.
Lago Cavone - sent.337	N44 08 01.2 E10 49 12.4	1420	0,00	0,00
Bivio Rio Piano - 337	N44 07 44.7 E10 49 34.3	1563	0,25	0,80
Passo del Vallone - 129	N44 07 42.1 E10 49 56.1	1697	0,45	1,45
Croce Corno alle Scale	N44 07 23.5 E10 49 49.7	1939	1,20	2,13
P.so dello Strofinatoio-00	N44 06 56.9 E10 49 43.3	1847	1,50	3,03
Passo dei 3 Termini	N44 06 55.4 E10 48 53.1	1773	2,15	4,40
Monte Cupolino	N44 07 00.9 E10 48 36.7	1853	2,30	4,73
Rif. Duca degli Abruzzi	N44 07 08.6 E10 48 33.6	1775	2,40	5,10
Passo della Calanca	N44 07 23.4 E10 48 01.3	1737	3,10	6,40
Monte Spigolino - 411	N44 07 40.3 E10 47 43.2	1827	3,35	7,03
Bivio - a dx sul  401	N44 08 04.2 E10 48 04.8	1620	4,05	8,00
A sx su pista da sci	N44 07 37.9 E10 48 43.9	1508	4,40	10,1
A sx su 333	N44 07 45.4 E10 48 43.9	1474	4,45	10,3
Cascata	----------	--	5,10	-
Cascata	----------	--	5,15	-
Cascata	----------	--	5,25	-
Cascata	----------	--	5,35	-
Si torna indietro	----------	--	----	-
Bivio - a sx su 337	N44 08 07.4 E10 48 43.9	1324	6,00	12,7
Auto	N44 08 01.9 E10 49 08.7	1426	6,15	13,3

Tempo parziale:  ore 6,15 + le soste

Dislivello:  1000 m. circa

Lunghezza:  km. 13,3

Il laghetto del Cavone. La conca glaciale del Rio Piano e il Passo del Vallone.


Bacche di Dafne Mezereum (Fior di stecco). La Nuda dal Passo del Vallone.L’Alpe di Rocca Corneta (a sinistra) e il Cimone ( a destra). I Balzi dell’Ora, da salire con molta attenzione e possibilmente con terreno asciutto. L’alta valle del Dardagna. Zoomata sui monti: Gomito, Rondinaio e Giovo. Il Monte Gennaio. La croce del Corno alle Scale. Zoomata su Monteacuto delle Alpi. Punta Sofia e il tratto di sentiero verso il Passo dello Strofinatoio. Il Monte Cupolino e il lago Scaffaiolo. Il crinale del Sentiero “00” verso il Monte Cimone. Zoomata sul Monte Cimone. La croce del Corno alle Scale dal Passo dei 3 Termini.

Il Passo dei 3 Termini è situato fra il Monte Cornaccio e il Cupolino. In antichità era il confine fra il Ducato di Modena, il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio. Vi transitava anche una importante strada che proveniva da Pistoia e si divideva sul crinale in due percorsi; uno per Modena attraverso la valle dell’ Ospitale e uno per Bologna attraverso la valle del Dardagna. Oggi il passo segna il confine fra le provincie di Modena, Bologna e Pistoia.

Il lago Scaffaiolo e il rifugio Duca degli Abruzzi dal Monte Cupolino. Vaccinieti della valle del Dardagna. Vaccinieti della Valle dell’Ospitale. Cascate del Dardagna.Dopo aver visto le cascate siamo ritornati sui nostri passi fino al bivio con il sentiero 337 che abbiamo preso per tornare al lago del Cavone. Se per caso gli automezzi fossero due, se ne potrebbe lasciare uno a Madonna dell’ Acero e terminare lì l’escursione.