14 marzo 2012
Un bel giro tra i faggi e le pinete dell’alto appennino faentino, ma praticamente tutto in Toscana. Il percorso non presenta nessuna difficoltà in quanto è tutto ben segnato e il dislivello, come la lunghezza, non sono certo proibitivi. C’è solo il tratto iniziale del sentiero 581, che a causa anche della recente neve, presenta qualche leggero ostacolo ogni tanto. Nel passato penso che sia stato usato parecchio dai montanari che producevano carbone perché le piazzole carbonaie sono frequenti. Si percorrono i seguenti sentieri: AM (anello di Marradi),GEA (Grande Escursione Appenninica), 547,505 e 581. Per arrivare a Casaglia, dalla Romagna si percorre quasi tutta la valle del Lamone con la SS.302 e pochi km. prima del valico della Colla di Casaglia, si trova il paesino. Altrimenti dalla Toscana bisogna risalire al valico passando da Borgo San Lorenzo, Ronta e Razzuolo.
Toponimo
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Posizione
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Quota
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Tempo
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Km.
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Casaglia - AM
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N44 02 16 E11 31 04
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747
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0.00
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0.00
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Incr.con sent. 547- a sx
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N44 02 27 E11 30 51
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832
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0.20
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0.60
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Incr. con sent. 505- a dx
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N44 02 47 E11 30 00
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1064
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1.00
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2.10
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Bivio Frassinello-a sx
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N44 03 04 E11 30 17
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1125
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1.20
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2.90
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Passo Ronchi di Berna-a dx
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N44 04 01 E11 29 46
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1101
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2.15
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5.10
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Bivio- a dx su 581
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N44 03 60 E11 30 06
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985
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2.35
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5.80
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Ca’ Cigno
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N44 03 23 E11 30 28
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904
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3.30
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7.90
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Bivio - a dx su AM
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N44 02 60 E11 31 04
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960
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4.00
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9.60
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Baita Prati Piani
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N44 02 55 E11 31 07
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965
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4.05
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9.80
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Auto
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N44 02 17 E11 31 03
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745
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5.00
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12.6
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Tempo ore 5.00 + le soste |
Dislivello m. 700 circa |
Lunghezza Km. 12.600 |
Il Monte La Faggeta dall’innesto sul sentiero 547, anche GEA, che proviene da Crespino. Al bivio seguente si tiene la sinistra. Sulla sinistra una finestra sui prati di Casaglia. La neve sta scomparendo e rimangono i Bucaneve. Innesto sul sentiero 505 sotto il Monte La Faggeta, si va a destra. I prati di Frassinello, si tiene la sinistra. CrocusZoomata su Ca’ di Vagnella, a sinistra prima dei Ronchi di Berna. Croce in ricordo di un appassionato di questi luoghi. Il Monte Carzolano. Ai Ronchi di Berna, (palina CAI) si volta a destra e dopo aver superato un cancello inizia la discesa verso l’inizio del sentiero 581 che si raggiunge dopo circa una ventina di minuti. Pareti strapiombanti da Frassinello verso le Fogare. Il 581 è un sentiero molto “naturale”, attraversa una zona selvaggia scarsamente frequentata e i vari ostacoli che si trovano sul sentiero, tipo grossi tronchi di alberi, contribuiscono a rendere il percorso affascinante. Si arriva alle poche pietre che restano di Ca’ Cigno. Una piccola Madonna è stata messa, forse in ricordo della tragedia avvenuta qui nel 1868.
Era il 2 gennaio 1868 quando, dopo una abbondante nevicata che si era protratta per diversi giorni, il garzone di una famiglia che abitava a Ca’ del Cigno, alle pendici del Monte Archetta, fu mandato a fare provvista d’acqua ad una fonte vicina. Non vedendolo tornare il capo famiglia uscì, ma anch’egli tardava a rientrare. Uscì anche la moglie ma non tornò. In casa erano rimasti tre bambini, rispettivamente di cinque, tre e due anni, e un’asina. Quando i soccorritori, allarmati dal fatto di non veder più fumare il camino, dopo alcuni giorni raggiunsero la casa,trovarono i tre fratellini in un ultimo disperato abbraccio. e l’asina ancora viva, essendosi cibata con l’impagliatura delle sedie. I genitori ed il garzone, furono rinvenuti, sepolti dalla neve, solo il giorno 21. (dal libro “dalla Futa all’ Acquacheta” delle sez. CAI di Faenza e Imola)
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1 commento:
Meravigliosa escursione!
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