All’Eremo dei Toschi
Tranquilla passeggiata quella fatta mercoledì 15 nella Valle del Montone assieme al mio amico Massimo. Questa escursione si trova dentro al Parco delle Foreste Casentinesi ed è descritta sul libro “A piedi nel Parco” di Sandro Bassi e Nevio Agostini. Dicevo tranquilla perché non è lunga e il dislivello non è troppo, in più si gira quasi sempre in mezzo al bosco, con una faggeta niente male. Si visita anche l’Eremo dei Toschi, che ha quasi mille anni e sono rimasto piacevolmente sorpreso di trovarlo abitato, l’ultima volta che ero salito quassù era ancora deserto, invece adesso oltre alle persone ci sono capre, cavalli, cani, mucche e anche un toro. Per arrivare al punto di partenza da Forlì si prende la strada che porta al Passo del Muraglione e tre km circa dopo San Benedetto in Alpe, sulla sinistra c’è Osteria nuova. L’escursione segue i sentieri 405, 419, 00 e 403 e come carta topografica si può usare quella del Parco.
Sulla sinistra della strada, appena oltrepassato l’edificio di Osteria nuova, si può parcheggiare.Si fanno pochi metri in direzione del ponte, poi si varca il cancello (richiudere) attaccato allo stesso e si trova il segnale CAI.
La mulattiera sale gradatamente, si tralasciano due deviazioni sulla destra e si passa vicino ai ruderi di una casa. Quasi sempre all’ombra, il sentiero, ben segnalato, attraversa il Fosso del Borghetto.Dopo circa un’ora si esce dal bosco. Oggi è una bella mattina e il cielo è terso. Vicino alle arnie ferve il lavoro delle api.Siamo in prossimità dell’Eremo, troviamo un recinto con le capre (adesso la casa di fianco all’Eremo è abitata) e passiamo un cancello su cui c’è scritto che ci sono i cani liberi, ma non mordono.Eremo dei Toschi.
Santa Maria all’Eremo (o Eremo dei Toschi o dei Tusci). La struttura attuale è in gran parte dovuta ai rifacimenti del 1923, ma conserva il suo antico fascino anche grazie alla facciata a capanna preceduta da un portico a due arcate, al grazioso campaniletto a vela e alla commistione fra la parte religiosa e la parte rurale degli edifici. Sulle sue origini c’è qualche dubbio: tradizionalmente lo si vuole fondato da San Romualdo che venne in questa valle nel 986, 1004 e 1021, ma le prime notizie sicure risalgono al 1021; pare fosse dotato anche di un hospitale per pellegrini, dipendente dall’Abbazia di San Godenzo. Una campana in bronzo datata 1294 e proveniente da qui è oggi conservata a San Godenzo.(dal libro “ A piedi nel Parco” di Sandro Bassi e Nevio Agostini realizzato per il Parco delle Foreste Casentinesi) |
Porta d’entrata della chiesetta dell’Eremo.Interno della Chiesa.In un angolo c’è una campana, datata 1346.I Gemelli e il Bùcine visti da sotto il porticato.La croce sul prato dell’Eremo.Qualche coccola al cane.Ripreso il sentiero passiamo di fianco al cimitero, ancora in buono stato.Bacche di Biancospino.Il Monte Falco.Dall’ Eremo si sale al crinale in località Crocione, dove passa la strada sterrata . A destra si va all’ Acquacheta. Noi andiamo a sinistra verso la Colla della Maestà, dove imbocchiamo il sentiero 00 verso Poggio Erbolini.Il sottobosco della faggeta e pieno di ciclamini.Scesi alla strada sterrata alla Colla dei Lastri, poco dopo riprendiamo lo “00” fino alla Fiera dei Poggi, dove si va a sinistra sul sentiero 403.Fungo PolyporusZoomata sull’Eremo dal sentiero 403.Zoomata su Ca’ Rupino dal sentiero 403.Il sentiero scende dolcemente, arrivando a Ca’ Erta e dopo poco, alla strada, in prossimità del ponte sul Fosso di Pian di Soia, da dove è iniziata l’escursione.Particolare di Ca’ Erta.
Altitud. | Tempo | Km. | |
Osteria nuova | 613 | 0,00 | 0,0 |
Cancello | 613 | 0,05 | ---- |
Ruderi casa | 691 | 0,20 | ---- |
Eremo dei Toschi | 904 | 1,10 | 2,2 |
Crocione | 968 | 1,25 | 2,7 |
Colla della Maestà | 1008 | 1,45 | 4,0 |
Fiera dei Poggi | 966 | 2,35 | 6,0 |
Ca’ Erta | 623 | 3,40 | ---- |
Osteria nuova | 613 | 4,00 | 9,0 |
Tempo: ore 4 + le soste |
Lunghezza: km. 9,0 circa |
Dislivello: 560 m |
Nessun commento:
Posta un commento