domenica 8 aprile 2012

Da Bagno di Romagna al Monte Carpano

29 marzo 2012
Facile e remunerativa camminata sui monti che sovrastano, a  Ovest, Bagno di Romagna. Il tratto del sentiero che sale alla Colla di Monte Carpano è antico, ed è la parte iniziale della storica“ Mulattiera di Pietrapazza” che congiungeva Bagno a Ridracoli, ora è ricalcato anche dalla VBT (Val di Bagno Trekking), dal Cammino di San Vicinio, dal GCR (Grande Circuito della Romagna) ed è anche il sentiero CAI n° 189. Il crinale che si raggiunge divide la Valle di Pietrapazza da quella del Savio e in quel punto, oltre ad essere altamente panoramico è un crocevia di diversi sentieri. Il percorso è segnalato alla perfezione, quindi delle difficoltà non ce ne sono. Bagno di Romagna si raggiunge percorrendo la E 45 e il sentiero  inizia verso la fine del paese, lato Verghereto, poco prima dello stradello che porta alla Fonte del Chiardovo. Le notizie attinenti le case, le ho tratte dalla carta topografica abbinata al libro “i sentieri di Santa Maria in Bagno” a cura di W. Rossi Vannini e C. Lovari- Raffaele Monti editore IGA Bagno di Romagna Estratto della carta n°19 “Comune Bagno di Romagna” dell’Istituto Geografico Adriatico di Longiano
Toponimo
Posizione
Quota
Tempo
Km.
Bagno di Romagna
N43 50 07  E11 57 33
483
0.00
0.0
Le Barche
N43 49 47  E11 56 02
789
1.05
2.8
Casa nuova
N43 49 45  E11 55 45
827
1.15
3.3
I Prati
N43 49 40  E11 55 27
888
1.35
4.0
Colla di Monte Carpano
N43 49 44  E11 54 57
996
2.00
4.9
Osteria di Monte Carpano
N43 49 54  E11 55 03
1057
2.10
5.3
Monte Carpano
N43 49 57  E11 55 08
1092
2.15
5.5
Bivio Macchia del Cacio-dx
N43 50 41  E11 55 46
1028
2.50
7.4
Bivio Incisa-a dx
N43 50 53  E11 57 11
765
3.30
9.7
Pian della Croce
N43 50 45  E11 57 10
736
3.35
9.9
Incisa
N43 50 35  E11 57 02
666
3.45
10.3
Bivio – a sx
N43 50 23  E11 56 59
614
3.55
10.8
Auto
494
4.20
12.2
Tempo           ore  4.20 + le soste
Dislivello         m. 700 circa
Lunghezza      km. 12.200
TRACCIA PER GPSinizio mulattiera di P.PazzaInizio del sentiero, dove sulla destra c’è il cippo della “Mulattiera di Pietrapazza” e altre indicazioni. Poligala Poligala chamaebuxus (Poligala falso bosso).


Mulattiera di P.Pazza Si cammina ancora su lunghi tratti ben conservati della vecchia massicciata.Le Barche Dopo circa un’ora di cammino si giunge ai ruderi de Le Barche o Il Barco.
Se ne ha notizia almeno dalla metà del 1500, quando era residenza di una importante famiglia di agricoltori possidenti. Quando i loro discendenti lo abbandonarono per scendere a Bagno, dove presero il cognome di Barchi, il podere venne affidato a mezzadria e coltivato da diverse famiglie, fino al 1953, quando fu abbandonato da Agostino Mosconi.
Casa nuovaIl sentiero prosegue sempre a mezzacosta, alto sulla valle del Volanello. In breve si giunge ai resti di Casa nuova o Casanova.
La casa e il podere nacquero tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600, in seguito alla suddivisione del territorio della vicina casa del Barco tra due figli della famiglia proprietaria.  Alla Casanuova si stabilì Gabriello, detto “Biello”, figlio del Bianco del Barco. Dopo l’estinzione della famiglia, alla proprietà e alla conduzione del podere si avvicendarono numerose famiglie, fino a quella di Romualdo Rossi ( ultimo proprietario) e di Mario Amadori che lavorò il podere fino al 1955. Attualmente è tutto di proprietà del demanio.
arenaria Costone di galestro.I PratiUn muro di sostegno semi curvo annuncia Ca’ I Prati. Prima di essa i segnavia CAI mandano a destra.
Era il podere più alto della valle del Volanello, noto già dalla metà del 1500.Nel 1816 lo lavora Domenico Angiolo Venturi.Nel 1855 ne sono proprietari Don Paolo e Filippo Biozzi. Fu abbandonato dalla famiglia di Giuseppe Gentili nel 1956. Il podere venne poi acquisito e rimboschito dal Demanio Forestale.
Colla di M.CarpanoQuadrivio della Colla di Monte Carpano. Qui c’è un cippo in arenaria posato durante la realizzazione della “Val di Bagno Trek” dove è inciso la seguente frase : "Da qui, messere, si domina la valle: ciò che si vede è! Ma se l'imago è scarna, scendiamo a rimirarla da più in basso". Sono bellissimi versi della canzone “ In volo” del Banco del Mutuo Soccorso. Si sale sul crinale a destra, sentiero 201, verso la cima di Monte Carpano.Crinale 00Dal valico si ha una bella vista sul crinale del Sentiero “00” che rimane all’interno del Parco delle Foreste Casentinesi ed anche verso il massiccio del Comero e Fumaiolo.24-Osteria.di M. Carpano Alla sinistra del sentiero che sale verso il Monte Carpano ci sono i resti della “ Osteria di Monte Carpano”.
La leggenda, tramandata a voce, vuole che nel XVIII secolo, qui esistesse   una osteria frequentata da tutti coloro che da Bagno di Romagna si recavano a lavorare nella Foresta della Lama.
NassetoZoomata sul pianoro di Nasseto. Alle sue spalle Castel dell’Alpe e il crinale che dal Passo dei Mandrioli porta a Camaldoli. bivio Dopo esser transitati sotto Monte Castelluccio e prima della Macchia del Cacio, si va a destra sul sentiero 193, che scende a Corzano.bivio Incisa Prima del Santuario si devia a destra al bivio Incisa, sentiero 193a.Pian della Croce In mezzo ad un rimboschimento di pini si incontra Pian della Croce.Incisa E successivamente svariate case del podere Incisa.
L’insediamento di Ancisa, costituito da 5 case è documentato almeno dal 1628, poi le case si ridussero a 3 e restarono i poderi di Ancisa di sopra e di sotto e il Vignolo di Ancisa. Quando quest’ultimo scomparve i terreni furono uniti a quello di Ancisa di sotto. Tra i due nuclei il primo ad essere abbandonato nel 1961 fu Ancisa di sopra, quando Lino Manenti si trasferì nella nuova casa colonica che i proprietari avevano fatto costruire in mezzo alle due case originarie. Anche questa però venne abbandonata dopo il 1968. Ancisa di sotto, invece, fu abbandonata dalla famiglia Portolani nel 1969. Nonostante l’abbandono recente le case sono ridotte allo stato di rudere, sommerse da rovi e piante rampicanti ed i campi sono stati rimboschiti con conifere.
36-Incisa di s.Incisa-architrave Architrave in legno.MaestàPoco dopo si giunge sulla strada, che seguita a sinistra, porta a Bagno di Romagna.

2 commenti:

Giuliano ha detto...

Bellissimo!!Anche qui tanto abbandono. Peccato!!!
Auguri di buona Pasqua

silviomini ha detto...

Come Comune di Bagno, abbiamo pubblicato un opuscoletto "I sentieri degli anelli" sulle escursioni realizzabili nei dintorni di Bagno. I volumetti dovrebbero arrivare al Centro Visita del Parco in Via Fiorentina domani. Se ti capita di acquistarne uno, attenderò volentieri le tue indicazioni per migliorare la versione due.

Buon cammino!

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