Lissos era una città sulla costa sud di
Creta, situata fra
Sougia e
Paleochora, ed era il porto, fiorente fino al X secolo, della città dorica di
Elyros. Come Elyros anche Lissos coniava la propria moneta, con raffigurata da un lato la Dea Artemide e sul retro un delfino. Nell’antichità Lissos fu famosa perché vi era il
Santuario di Asclepio, in cui si praticavano le cure termali, grazie ad una fonte minerale miracolosa e la gente accorreva da tutta Creta. Il tempio in seguito fu distrutto da un terremoto. Dal x secolo al 1957 Lissos è rimasta nascosta a tutti e gli scavi condotti successivamente hanno portato alla luce diverse statue, che ora sono in mostra al museo archeologico di
Chania. Tutta la zona è piena di rovine e dicono che gli scavi sono completati, ma ho avuto la sensazione che il tutto sia stato abbandonato. L’escursione non è molto lunga, circa 4 ore fra andata e ritorno, quindi ci rimane più tempo per godersi la pace e la tranquillità del luogo, visitare con calma i ruderi della città e fare il bagno nelle limpide acque della piccola baia. A Lissos ci si arriva solo a piedi, percorrendo il
sentiero E4, o in barca, con un servizio privato.
Si parte dal piccolo paese di Sougia e si percorre tutto il lungomare in direzione ovest, superato il porticciolo e aggirato un masso, ci si infila in una gola la cui entrata è parzialmente mimetizzata da oleandri e altra vegetazione.
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All’inizio è una gola molto stretta, ma poi si allarga e le pareti diventano alte e incombenti sopra al sentiero. |
Ad un certo punto si lascia il fondo della gola e si comincia a salire in mezzo ad un rado bosco di pini e tamerici, fino a giungere su un rosso altipiano con pochi alberi e vi assicuro che nonostante fosse il primo di ottobre era veramente caldo. |
Percorso l’altipiano poco prima di iniziare la discesa, c’è una vista meravigliosa sulla piccola baia e la valle dove era stata costruita la città. |
La discesa è abbastanza ripida e bisogna fare attenzione. Poco prima di giungere in fondo, sulla destra, chiuso da una recinzione, ci sono i resti del Tempio di Esclapio. Le lunghe spighe dell’Urginea maritima, chiamata anche Scilla o Drimia, ondeggiano al vento, a Creta si trovano dappertutto.
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Dal Tempio ci si dirige a vista verso la piccola chiesetta dedicata a San Kirikos, la cui festa è il 15 giugno. La sera precedente , i fedeli arrivano a piedi, o in barca e il giorno dopo frequentano la funzione e si godono la festa che segue.
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Nei pressi della chiesetta c’è un’area con un cartello bilingue che spiega la città di Lissos, una bella fontana (forse quella miracolosa), un tavolo per picnic e un cabinotto malridotto dove una volta, forse, c’era il custode. Le capre sono le padrone di questo luogo.
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Ci si dirige verso la spiaggia passando di fronte alla chiesa dedicata alla Vergine Maria, nei cui muri sono stati incorporati dei frammenti marmorei appartenenti ad un sarcofago dell’epoca Greco-Romana.
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La spiaggia a ciotoli grossi e il piccolo pontile per le barche. |
Dopo un bel bagno ristoratore si può iniziare il viaggio di ritorno passando alla sinistra della valle e sotto ai resti del cimitero romano (sembrano tante piccole case). Poi spostandoci verso la fontana si può vedere uno dei più grossi ulivi di Creta, circa 8 metri di circonferenza. Poco dopo si ricomincia la salita, sul sentiero dell’andata, per uscire da questa piccola, ma splendida valle.
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1 commento:
Condivido! Davvero un luogo incantevole!!
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