Sul Monte Comero ci sono già stato diverse volte, ma ci torno sempre volentieri perché è una bella zona, ci sono parecchi sentieri e ci si può salire da diverse parti e da diverse altitudini. Bisogna dire che la vetta del monte manca completamente di panoramicità, essendo avvolta dalla faggeta, però in certe giornate calde si sta veramente bene. Siamo partiti dal Passo della Biancarda, (dove c'è la Maestà) che rimane sulla strada fra Verghereto e il Ristorante La Straniera, situato di fronte alla Ripa della Moia. Altrimenti ci si può arrivare anche da San Piero in Bagno, Acquapartita, Alfero, Riofreddo e giunti nei pressi del ristorante si gira a destra. Dal Passo ci siamo incamminati sulla strada sterrata che inizia di fianco all' antica Maestà ed è percorribile anche in auto. La strada sale dolcemente, tranne un paio di tornantini, fino ad un bivio, dove chi è salito in auto, deve parcheggiare. Oggi (21 luglio) ai lati di questo di percorso ci sono una miriade di fiori che invitano ad una sosta per ammirarli e fotografarli. Arrivati al bivio siamo andati a sinistra e immersi nel bosco, con milioni di fragoline ai lati del sentiero, siamo giunti sulla vetta del Comero, allo spiazzo dove c'è l'antenna. Da qui con una breve deviazione a sinistra si può arrivare...
alla croce. Ritornati sul sentiero abbiamo fatto pochi metri fino ad una piccola radura con un bivio dove siamo andati a sinistra sul sentiero 157, il quale, tutto in discesa, ci ha accompagnato alla Fonte Santa, luogo ideale per una sosta. La leggenda dice che qui si sia dissetato San Romualdo, forse è Santa per quello. Ripreso il cammino siamo andati a sinistra, sempre sul 157 e dopo aver percorso un bel vialetto siamo pervenuti a Ca' La Croce. Qui si passa un cancello e si va a sinistra sulla strada che giunge alla casa. Dopo aver lasciato sulla sinistra la Fonte dei Biancheti, abbiamo deviato a sinistra su larga strada asfaltata e transitando in mezzo alle poche case di Ronco dell' Asino siamo arrivati al bivio di Madioce. Siamo andati a sinistra passando sotto le fronde ombrose di una splendida farnia e su invitante vialetto siamo pervenuti alla strada asfaltata, dove, voltando a sinistra, abbiamo raggiunto l'automezzo parcheggiato nei pressi della Maestà.
alla croce. Ritornati sul sentiero abbiamo fatto pochi metri fino ad una piccola radura con un bivio dove siamo andati a sinistra sul sentiero 157, il quale, tutto in discesa, ci ha accompagnato alla Fonte Santa, luogo ideale per una sosta. La leggenda dice che qui si sia dissetato San Romualdo, forse è Santa per quello. Ripreso il cammino siamo andati a sinistra, sempre sul 157 e dopo aver percorso un bel vialetto siamo pervenuti a Ca' La Croce. Qui si passa un cancello e si va a sinistra sulla strada che giunge alla casa. Dopo aver lasciato sulla sinistra la Fonte dei Biancheti, abbiamo deviato a sinistra su larga strada asfaltata e transitando in mezzo alle poche case di Ronco dell' Asino siamo arrivati al bivio di Madioce. Siamo andati a sinistra passando sotto le fronde ombrose di una splendida farnia e su invitante vialetto siamo pervenuti alla strada asfaltata, dove, voltando a sinistra, abbiamo raggiunto l'automezzo parcheggiato nei pressi della Maestà.
Toponimo
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Posizione
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Quota
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Tempo
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Km.
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Passo della Biancarda-161
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N43 48 33 E12 02 32
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1176
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0.00
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0.00
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Bivio fine sterrato
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N43 49 22 E12 01 30
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1301
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1.15
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2.70
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Antenna del Comero
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N43 49 23 E12 01 07
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1364
|
1.30
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3.50
|
Croce del Comero
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N43 49 22 E12 01 03
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1368
|
1.30
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3.60
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Bivio 157/153- a sx su 157
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N43 49 24 E12 01 05
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1361
|
1.35
|
3.70
|
Bivio- a dx 157
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N43 49 18 E12 00 42
|
1189
|
2.10
|
5.10
|
Fonte Santa
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N43 49 17 E12 00 32
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1107
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2.20
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5.50
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Ca’ La Croce – a sx -169
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N43 48 60 E12 00 25
|
1079
|
2.35
|
6.20
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Bivio- a sx
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N43 48 53 E12 00 41
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1056
|
2.45
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6.60
|
Ronco dell’ Asino
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N43 48 47 E12 00 55
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1077
|
2.55
|
7.20
|
Rif. Madioce- a sx
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N43 48 31 E12 01 23
|
1057
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3.10
|
8.10
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Strada asf. – a sx
|
N43 48 14 E12 01 55
|
1095
|
3.40
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9.70
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Auto
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N43 48 30 E12 02 30
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1106
|
4.00
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10.9
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Tempo ore 4.00 + le soste |
Dislivello m. 350 circa |
Lunghezza Km.. 10.900 |
TRACCIA PER GPS |
ALTRE FOTO DELL' ESCURSIONE
* Secondo la leggenda, l' Oratorio è sorto nel luogo dove il monaco ravennate si rifugiò dopo esser stato cacciato brutalmente dagli abitanti di Verghereto.
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1 commento:
Come al solito bello e ben illustrato da splendide foto!
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