venerdì 26 luglio 2013

Dal Passo della Biancarda al Monte Comero

Sul Monte Comero ci sono già stato diverse volte, ma ci torno sempre volentieri perché è una bella zona, ci sono parecchi sentieri e ci si può Passo della Biancarda salire da diverse parti e da  diverse altitudini.  Bisogna dire che la vetta del monte manca completamente di panoramicità, essendo avvolta dalla faggeta, però in certe giornate calde si sta veramente bene. Siamo partiti dal Passo della Biancarda, (dove c'è la Maestà) che rimane sulla strada fra Verghereto e il Ristorante La Straniera, situato di fronte alla Ripa della Moia.Fiore di Cicoria Altrimenti ci si può arrivare anche da San Piero in Bagno, Acquapartita, Alfero, Riofreddo e giunti nei pressi del ristorante si gira a destra. Dal Passo ci siamo incamminati sulla strada sterrata che inizia di fianco all' antica Maestà ed è percorribile anche in auto. La strada sale dolcemente, tranne un paio di tornantini, fino ad un bivio, dove chi è salito in auto, deve parcheggiare. Oggi (21 luglio) ai lati di questo  di Barba di Becco percorso ci sono una miriade di fiori che invitano ad una sosta per ammirarli e fotografarli. Arrivati al bivio siamo andati a sinistra e immersi nel bosco, con milioni di fragoline ai lati del sentiero, siamo giunti sulla vetta del Comero, allo spiazzo dove c'è l'antenna. Da qui con una breve deviazione a sinistra si può arrivare...
alla croce. Ritornati sul sentiero abbiamo fatto  pochi metri fino ad una piccolaAntenna del Comero radura con un bivio dove siamo andati a sinistra sul sentiero 157, il quale, tutto in discesa, ci ha  accompagnato alla Fonte Santa, luogo ideale per una sosta. La leggenda dice che qui si sia dissetato San Romualdo, forse è Santa per quello. Ripreso il cammino siamo andati a sinistra, sempre sul 157 e dopo aver  percorso un bel vialetto siamo pervenuti a Ca' La Croce. Qui si passa un cancello e si va a sinistra sulla strada che giunge alla casa. Dopo aver lasciato sulla sinistra la Fonte dei Biancheti, Fonte dei Biancheti abbiamo deviato a sinistra su larga strada  asfaltata e transitando in mezzo alle poche case di Ronco dell' Asino siamo arrivati al bivio di Madioce. Siamo andati a sinistra passando sotto le fronde ombrose di una splendida farnia e su invitante vialetto siamo pervenuti alla strada asfaltata, dove, voltando a sinistra, abbiamo raggiunto l'automezzo parcheggiato nei pressi della Maestà.


Toponimo
Posizione
Quota
Tempo
Km.
Passo della Biancarda-161
N43 48 33  E12 02 32
1176
0.00
0.00
Bivio fine sterrato
N43 49 22  E12 01 30
1301
1.15
2.70
Antenna del Comero
N43 49 23  E12 01 07
1364
1.30
3.50
Croce del Comero
N43 49 22  E12 01 03
1368
1.30
3.60
Bivio 157/153- a sx su 157
N43 49 24  E12 01 05
1361
1.35
3.70
Bivio- a dx 157
N43 49 18  E12 00 42
1189
2.10
5.10
Fonte Santa
N43 49 17  E12 00 32
1107
2.20
5.50
Ca’ La Croce – a sx -169
N43 48 60  E12 00 25
1079
2.35
6.20
Bivio- a sx
N43 48 53  E12 00 41
1056
2.45
6.60
Ronco dell’ Asino
N43 48 47  E12 00 55
1077
2.55
7.20
Rif. Madioce- a sx
N43 48 31  E12 01 23
1057
3.10
8.10
Strada asf. – a sx
N43 48 14  E12 01 55
1095
3.40
9.70
Auto
N43 48 30  E12 02 30
1106
4.00
10.9
Tempo         ore 4.00 + le soste
Dislivello      m.  350  circa
Lunghezza   Km.. 10.900
TRACCIA PER GPS
 ALTRE  FOTO  DELL' ESCURSIONE

Cardo di Venere
Dipsacus fullonum o Cardo di Venere.
                                                                         
Cavolaia maggiore
Cavolaia maggiore sulla Malva.
Lilium bulbiferum
Lilium bulbiferum
bivio
Bivio alla fine della strada carrabile.
Malva moschata
Malva moschata
Croce del Comero
La Croce in cima al Comero.
Fonte Santa
Fonte Santa
Vecchio faggio
Uno dei faggi che sono attorno alla Fonte.
Oratorio di San Romualdo
L'Oratorio di San Romualdo*, attiguo a Ca' La Croce.
Monte Comero
Il Monte Comero e sotto il Bosco delle fate.
Cavolaia e Cardo
Cavolaia maggiore sul cardo.
Bivio
La farnia al bivio Madioce.
46
Lysimachia punctata.
Cardo di Venere
Cardo di Venere.
Epilobium hirsutum
Epilobium hirsutum o Garofanino d'acqua.
Maestà della Biancarda
La Maestà della Biancarda in veste invernale.
* Secondo la leggenda, l' Oratorio è sorto nel luogo dove il monaco ravennate si rifugiò dopo esser stato cacciato brutalmente dagli abitanti di Verghereto.
carta 19 Bagno di RomagnaEstratto della carta 19 "Comune Bagno di Romagna" concessa gentilmente dall' Istituto Geografico Adriatico di Longiano- FC.

1 commento:

Giuliano ha detto...

Come al solito bello e ben illustrato da splendide foto!

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